NUOVA FINESTRA_Febbraio 2024 | Page 42

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PROGETTI
prima dell ’ avvio delle attività e ogni opera deve essere finalizzata al loro raggiungimento . Sono frutto di un ’ esigenza condivisa , pubblica e cittadini , i progettisti si “ limitano ” a trovare le migliori risposte . Fortunatamente , gli esempi di riqualificazione urbana di successo non mancano e , a livelli e dimensioni differenti , riescono a risolvere molte criticità che contraddistinguono la maggior parte delle nostre città contemporanee . Un esempio di riqualificazione urbana è il progetto dello studio di architettura Alessandro Bucci Architetti , relativo al sito che ospitava l ’ ex Acetificio Venturi , nella città di Lugo . Si tratta di un intervento che ha permesso il recupero di un intero isolato , dalla connotazione tipicamente industriale , recuperato dopo 40 anni di abbandono .
LA CRITICITÀ DELL ’ AREA INDUSTRIALE DI LUGO OGGETTO DELL ’ INTERVENTO L ’ area della città di Lugo oggetto dell ’ intervento di riqualificazione urbana sviluppato dallo studio Alessandro Bucci Architetti era dismessa da quarant ’ anni e si sviluppa lungo un isolato di forma triangolare ampio circa 20.100 metri quadrati . Il sito ha una natura e una storia prettamente industriali , situato in prossimità della dorsale ferroviaria . Nonostante la natura industriale del luogo e il suo stato di abbandono , però , l ’ area è stata considerata strategica e di grande valore , anche per la sua vicinanza al centro storico di Lugo . In linea d ’ aria , infatti , solo 800 metri separano il sito dal Pavaglione . Era innegabile la necessità di un intervento che riuscisse a restituire alla città questa porzione di territorio , dall ’ indiscutibile potenziale . Prima della riqualificazione , l ’ area era caratterizzata da muri e recinzioni che la delimitavano e al suo interno si trovavano i telai a vista in cemento armato dei fabbricati , con copertura a volta ribassata . Una testimonianza significativa del passato e dell ’ antica vocazione industriale delle zone della città limitrofe alla ferrovia . Una logica di sviluppo che accomuna diversi centri , con le ferrovie che hanno comportato la proliferazione di molte aree produttive , grazie a una logistica semplificata in anni in cui il trasporto su strada era tutt ’ altro che evoluto . Infatti , la stessa logica insediativa vista a Lugo , tipica della prima metà del Novecento , si ripropone in città vicine come Faenza ( con l ’ area dell ’ ex distilleria Neri ), Forlì ( nelle aree ex Bartoletti e Orsi Mangelli ), Imola ( nell ’ area Coop . Ceramica Imola ), Ravenna e in molte altre città dell ’ Emilia-Romagna . Per questo si può dire che si tratta di una struttura che racconta un periodo storico e testimonia come lo sviluppo delle città sia sempre anche una risposta a esigenze specifiche del momento . Però , la tecnologia evolve , le necessità cambiano , la società si organizza diversamente e , con il tempo , anche le aree industriali più fiorenti rischiano l ’ abbandono , con un impatto significativo sulla qualità dei centri urbani . Queste zone , difatti , sono generalmente ampie e , se un tempo erano fonte di lavoro e ricchezza , una volta abbandonate lasciano “ vuoti ” enormi nel tessuto urbano . Ferite da cicatrizzare . La loro condizione , infatti , a sua volta porta con sé degrado e riduzione del valore di tutta l ’ area , anche confinante . Nel caso specifico di Lugo , i fattori da considerare riguardavano l ’ espansione della cit-
Facciata dell ’ edificio , con elementi opachi e trasparenti alternati , che evidenziano un disegno geometrico con lame in alluminio verticali
tà e il graduale abbandono delle aree industriali , un tempo importanti luoghi di lavoro . Ciò ha portato a trasformare la ferrovia in un segno di divisione e separazione , con una cesura nel territorio comunale che rischiava di diventare sempre più evidente . L ’ assenza di un ’ adeguata strategia di risoluzione e di ridisegno di questi luoghi , infatti , avrebbe portato a un ulteriore inasprimento di questa condizione , con conseguenze a livello urbano , ma anche sociale . L ’ impegno necessario è notevole e un intervento di riqualificazione , per essere efficace , non può essere improvvisato o semplicistico . La rimarginazione , a Lugo , non poteva consistere solamente nel predisporre collegamenti tra la città e l ’ area industriale abbandonata : era necessario ripensare e riscoprire una nuova parte di città . Intervenire sull ’ isolato dell ’ ex Acetificio Venturi è stata l ’ occasione per una trasformazione e una rinascita , che ha permesso di restituire a Lugo un ’ intera porzione di città .
IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELL ’ EX ACETIFICIO VENTURI Il progetto di riqualificazione dell ’ ex Acetificio Venturi si propone come motore di ridefinizione della personalità e della natura dell ’ isolato , cercando di cogliere a pieno l ’ opportunità di creare una nuova identità per questo spazio . Le parole chiave del progetto , pertanto , sono state rigenerazione , trasformazione e riconnessione urbana . Gli architetti , fin dal principio , erano consapevoli che le sfida da affrontare riguardava il rapporto tra il progetto e il contesto circostante , fatto di una città che è cresciuta nel tempo , senza relazionarsi con il sito . Inoltre , era necessario costruire un ’ identità chiara , anche tramite lo sviluppo di un ’ immagine unitaria del complesso , coerente con gli obiettivi di progetto . Infatti , l ’ immagine del costruito , molto spesso tanto quanto la sua funzionalità , riesce a rilanciare in modo nuovo un ’ area e a definire fin da subito nuove relazioni con i quartieri circostanti . Si so-
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