NUOVA FINESTRA Dicembre 2025 | Page 24

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intermedio riguarderà le attestazioni rilasciate da associazioni di categoria riconosciute dal Ministero, mentre un terzo livello premierà chi possiede una certificazione basata su uno schema proprio, in assenza di norma UNI”. Infine, ha ribadito l’ importanza di continuare a investire nella formazione e nella certificazione, poiché“ solo posatori qualificati possono garantire una posa corretta e il mantenimento delle prestazioni dichiarate dai produttori, assicurando così la qualità e l’ efficacia dell’ intervento finale”.
ALLUMINIO SOSTENIBILE E POSA CERTIFICATA E per quanto riguarda l’ alluminio? Sul tema è intervenuto Pietro Gimelli, Direttore Unicmi, che ha annunciato un cambiamento importante:“ Nei nuovi CAM per i serramenti in alluminio sarà obbligatorio utilizzare almeno il 40 % di materiale riciclato. Un passo avanti decisivo per la sostenibilità del settore.” Gimelli si è soffermato sull’ importanza dei CAM come riferimento culturale e tecnico non solo negli appalti pubblici, ma anche nell’ edilizia privata, guidando il settore verso la sostenibilità. Il nuovo requisito obbligherà i serramentisti a dimostrare la conformità dei propri prodotti tramite dichiarazioni e documentazione ufficiale. Inoltre, ha denunciato la diffusione di falsi certificati CAM definendoli un abuso commerciale e ha ribadito l’ importanza della posa in opera dei serramenti come elemento qualificante.
Qual è il ruolo della posa nei CAM? Pietro Gimelli ha sottolineato il ruolo centrale della posa nei CAM e nei futuri decreti sui serramenti:“ Non è più un aspetto secondario, ma un requisito da garantire con nodi di posa progettati e personale qualificato”. Le aziende potranno dimostrare la conformità tramite operatori certificati singolarmente o imprese con il marchio Posa Qualità Serramenti, che garantisce la corretta installazione senza dover dimostrare la qualifica di ciascun posatore.“ Questo approccio integra le norme UNI direttamente nei CAM e riconosce strumenti condivisi dalle associazioni del settore come garanzia di qualità e conformità, semplificando la gestione della documentazione”, ha spiegato Gimelli.
CONTROTELAI, VERIFICHE E FORMAZIONE I futuri CAM introducono il nuovo criterio“ Giunti di raccordo tra serramenti esterni ed interni con l’ involucro opaco”. A maggio 2025 l’ UNI ha pubblicato la norma UNI 11979:2025:
Controtelai e controtelai monoblocco per serramenti- Caratteristiche prestazionali e requisiti. Quali sono le strategie progettuali previste da questa nuova norma per rispondere allo scopo del criterio? Stefano Mora, Direttore Generale Legno / Legno ha individuato tre punti chiave sull’ applicazione dei CAM e la gestione dei prodotti come monoblocchi e controtelai. Primo: oltre ai singoli requisiti come catena di custodia o percentuale di materiale riciclato, va considerato l’ obiettivo finale: benessere e comfort. Nei monoblocchi e nei controtelai vanno utilizzati materiali isolanti riciclati e riciclabili, pannelli e prodotti legnosi, adesivi con basse emissioni di composti organici volatili( VOC). Questi elementi si collegano sia ai requisiti di prodotto che alla qualificazione di chi installa il serramento. Secondo, non basta dichiarare il rispetto dei requisiti: occorre documentarlo con bilanci di massa, EPD o altri schemi certificativi verificati da enti terzi. Terzo: il rispetto dei CAM richiede coordinamento lungo tutta la filiera: fornitori di legno, vetro, sistemisti e serramentisti devono documentare la provenienza e le caratteristiche dei materiali.“ Non basta dichiarare il rispetto dei requisiti: occorre dimostrarlo- ha ribadito Mora-. Solo la collaborazione tra fornitori, sistemisti e serramentisti può costruire una filiera realmente sostenibile.”
Quali sono le caratteristiche prestazionali del prodotto installato e come possono essere verificate? Mora ha ricordato che negli ultimi tre anni sono stati condotti 147 test in cantiere, con ulteriori verifiche previste entro fine anno.“ I serramentisti possono fare riferimento alla norma UNI 11673, parti 1 e 4, per controllare le prestazioni reali dei prodotti, con l’ obiettivo di assicurare il rispetto delle prestazioni dichiarate”. Ha invitato a non considerare questi strumenti solo come mezzo per gestire contenziosi, evidenziando invece il loro valore formativo:“ Le verifiche in opera sono ormai una prassi consolidata- ha detto-. Circa il 35 % dei test ha evidenziato criticità legate a nuove soluzioni costruttive, molte delle quali facilmente risolvibili. Queste esperienze hanno un grande valore formativo, perché permettono di migliorare la qualità e le competenze del settore.”
L’ aggiornamento dei CAM segna dunque un passaggio decisivo verso una edilizia più consapevole, trasparente e misurabile. Non solo una norma, ma un linguaggio comune che unisce competenza, responsabilità e innovazione, rendendo la sostenibilità in un valore concreto condiviso e quotidiano.

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