NM magazine World Settembre 2020 | Page 87

La corretta formulazione dell’obiettivo ha diversi punti in comune con la magia del desiderare, anche se manca il riferimento alla fonte della creatività, quel vuoto pieno di energia da cui nasce ogni cosa e da cui prendono forma i fatti materiali.

La scienza non si concede ancora, almeno ufficialmente, lo studio dell’Altrove. In realtà, gli scienziati illuminati sanno benissimo che sta proprio qui il grande mistero: nel legame tra la Terra e l’Aldilà.

Gli uomini che, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno imparato a dialogare con l’Aldilà, ad entrare in quel tempio infinito di vuoto pieno, possono realizzare qualsiasi cosa, dai loro desideri scaturisce ‘realtà’. La nostra mente è troppo limitata per comprendere questo processo, che rimane così un mistero, ma il processo esiste!

L’accesso al regno divino è stato sperimentato da ogni uomo, ma la paura di questo immenso potere ha bloccato i più. La pnl piace perché combatte le paure, stimola a sognare e ad agire, libera energie positive, avvicina seppur indirettamente l’uomo alla verità. La corretta formulazione degli obiettivi non cita la fonte creativa, rimane su un piano razionale, ma muove un processo interno che va oltre il razionale e consente di credere nell’obiettivo… Il credere, più del conoscere, è una garanzia di successo.

Svelare il linguaggio “La domanda che i maestri preferiscono è: ‘In che senso?’ ” (Igor Sibaldi, L’Età dell’Oro). Non è forse la domanda principe del meta-modello, quella che mira a specificare la semantica della singola persona in base alla sua mappa mentale, assolutamente unica? Il meta-modello ha un obiettivo chiaramente spirituale: liberare l’ io piccolo dal velo della superficialità per consentirgli di vedere in profondità.

L’arte di porre domande mirate è applicabile alla comunicazione interpersonale, come a quella intra-personale: di fronte a problemi o ostacoli, la pnl non si ferma a commiserare, pone al contrario quesiti del tipo: “A cosa ti serve questo problema?” che riportano la responsabilità al soggetto e lo inducono a comprendere che se un ostacolo c’è, è perché in quel momento deve esserci, è in qualche modo necessario alla crescita spirituale.

Il meta-modello può aiutarci perfino nell’affrontare significati metaforici e geroglifici dei testi sacri: leggere questi testi come se fossero storielle è alquanto limitativo, perché sono autentici manuali di psicologia, in tutti i sensi, e chiavi per accedere alla verità.

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