www.nmmagazineworld.com
Ci giro poco intorno:
ho mollato il posto fisso una volta per tutte.
Per sempre.
Tra le vocine nella mia testa, quelli che mi
davano “buoni consigli” dicendomi di non
farlo e quelli che mi davano del matto,
ci ho messo 2 anni!
Mi chiamo Cristian Villa, ho 40 anni e fino a
qualche mese facevo il responsabile per
un’azienda di facchinaggio; sai il classico
stipendio fisso, tredicesima, quattordicesima,
tre settimane di ferie pagate, ecc.
Credevo di aver tutto: avevo un lavoro che mi
faceva guadagnare sopra la media delle
persone, responsabilità e persone da gestire.
Lavoravo dal lunedì al venerdì e avevo il
weekend libero. Insomma, pensavo di volere
questo, ma ero incatenato a un sistema che
non mi avrebbe mai permesso di essere felice.
Un sistema che prima o poi non mi avrebbe
reso una vita felice e libera, e ogni giorno mi
guardavo allo specchio e mi chiedevo perché
facevo tutto questo, ma non riuscivo a darmi
una risposta. Ero come intrappolato in una
vita che non sentivo più mia, e sicuramente
non volevo; ogni volta che tornavo in quel
posto a lavorare mi domandavo cosa ci facessi
ancora lì. Ero sempre stanco, non potevo
godermi appieno neanche il rapporto con la
mia compagna di vita per via del mio lavoro,
non potevo neanche concedermi una cena
fuori con lei o un film sul divano, perché
durante la settimana mi dovevo alzare alle 4
del mattino e non sapevo mai a che ora finivo
di lavorare. Poi, molte volte c’erano dei
problemi da risolvere quando arrivavo a casa
e mi ci voleva il weekend per riprendermi.
In quel periodo, le persone di cui mi
circondavo dentro e fuori dal lavoro erano
frustrate, si lamentavamo perché non erano
felici, per la paga bassa, ecc.
Ma non facevano niente per cambiare la loro
situazione; io ero uno di loro e, di
conseguenza, mi comportavo così anche io.
Poi ho saputo che siamo la media delle 5
persone che frequentiamo di più.
Poco più di due anni fa, una chiacchierata con
un perfetto sconosciuto sui social mi ha aperto
un nuovo mondo. Ero molto scettico per una
brutta esperienza del passato, ma poi ho preso
la decisone di andare a vedere questa
opportunità: mi sono detto "Se ci vado, muoio?"
No, allora vado. Mi piacque tutto, dall’ambiente
fantastico alla magia di quelle persone; vidi tanti
giovani e meno giovani che volevano cambiare
la loro vita. Sono partito con molto entusiasmo
e da lì a poco mi sono qualificato subito bene
nel piano marketing dell’azienda. Poi sono
arrivate le prime difficoltà, tante perplessità,
molte credenze limitanti sono uscite, tipo quelle vocine che mi dicevano che io non sarei mai stato in grado di potercela fare. Ma, più andavo avanti più vedevo che, grazie al nostro sistema di supporto, persone di qualsiasi età e diversi background riuscivano ad avere successo. Da lì mi sono detto che se ci erano riusciti loro ci potevo riuscire anch’io. Ma poi non ho seguito le istruzioni e mi sono messo a fare a modo mio, ci mettevo poco focus, anzi non ne mettevo proprio. Se le cose non vanno come vuoi vuol dire che non stai seguendo il percorso che altri ti hanno fatto vedere. Sono stato quasi un anno in un limbo; l’attività andava tra alti e bassi, un po’ come me. ero poco costante nelle cose e non mettevo impegno. C’erano giorni che lavoravo 8 ore e giorni interi che non facevo nulla: questo portava in me ancora più frustrazione, ma continuavo a vedere persone entrate in attività dopo di me avere risultati concreti e non capivo. Mi raccontavo che erano più fortunati, erano al posto giusto al momento giusto, conoscevano più persone, Insomma me la raccontavo.
Questa attività ti tratta come la tratti tu, se non
fai nulla non ti dà nulla.
"Ci giro poco intorno:
ho mollato il posto fisso una volta per tutte.
Per sempre".
71