NM magazine World Settembre 2020 | Page 71

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Ci giro poco intorno:

ho mollato il posto fisso una volta per tutte.

Per sempre.

Tra le vocine nella mia testa, quelli che mi

davano “buoni consigli” dicendomi di non

farlo e quelli che mi davano del matto,

ci ho messo 2 anni!

Mi chiamo Cristian Villa, ho 40 anni e fino a

qualche mese facevo il responsabile per

un’azienda di facchinaggio; sai il classico

stipendio fisso, tredicesima, quattordicesima,

tre settimane di ferie pagate, ecc.

Credevo di aver tutto: avevo un lavoro che mi

faceva guadagnare sopra la media delle

persone, responsabilità e persone da gestire.

Lavoravo dal lunedì al venerdì e avevo il

weekend libero. Insomma, pensavo di volere

questo, ma ero incatenato a un sistema che

non mi avrebbe mai permesso di essere felice.

Un sistema che prima o poi non mi avrebbe

reso una vita felice e libera, e ogni giorno mi

guardavo allo specchio e mi chiedevo perché

facevo tutto questo, ma non riuscivo a darmi

una risposta. Ero come intrappolato in una

vita che non sentivo più mia, e sicuramente

non volevo; ogni volta che tornavo in quel

posto a lavorare mi domandavo cosa ci facessi

ancora lì. Ero sempre stanco, non potevo

godermi appieno neanche il rapporto con la

mia compagna di vita per via del mio lavoro,

non potevo neanche concedermi una cena

fuori con lei o un film sul divano, perché

durante la settimana mi dovevo alzare alle 4

del mattino e non sapevo mai a che ora finivo

di lavorare. Poi, molte volte c’erano dei

problemi da risolvere quando arrivavo a casa

e mi ci voleva il weekend per riprendermi.

In quel periodo, le persone di cui mi

circondavo dentro e fuori dal lavoro erano

frustrate, si lamentavamo perché non erano

felici, per la paga bassa, ecc.

Ma non facevano niente per cambiare la loro

situazione; io ero uno di loro e, di

conseguenza, mi comportavo così anche io.

Poi ho saputo che siamo la media delle 5

persone che frequentiamo di più.

Poco più di due anni fa, una chiacchierata con

un perfetto sconosciuto sui social mi ha aperto

un nuovo mondo. Ero molto scettico per una

brutta esperienza del passato, ma poi ho preso

la decisone di andare a vedere questa

opportunità: mi sono detto "Se ci vado, muoio?"

No, allora vado. Mi piacque tutto, dall’ambiente

fantastico alla magia di quelle persone; vidi tanti

giovani e meno giovani che volevano cambiare

la loro vita. Sono partito con molto entusiasmo

e da lì a poco mi sono qualificato subito bene

nel piano marketing dell’azienda. Poi sono

arrivate le prime difficoltà, tante perplessità,

molte credenze limitanti sono uscite, tipo quelle vocine che mi dicevano che io non sarei mai stato in grado di potercela fare. Ma, più andavo avanti più vedevo che, grazie al nostro sistema di supporto, persone di qualsiasi età e diversi background riuscivano ad avere successo. Da lì mi sono detto che se ci erano riusciti loro ci potevo riuscire anch’io. Ma poi non ho seguito le istruzioni e mi sono messo a fare a modo mio, ci mettevo poco focus, anzi non ne mettevo proprio. Se le cose non vanno come vuoi vuol dire che non stai seguendo il percorso che altri ti hanno fatto vedere. Sono stato quasi un anno in un limbo; l’attività andava tra alti e bassi, un po’ come me. ero poco costante nelle cose e non mettevo impegno. C’erano giorni che lavoravo 8 ore e giorni interi che non facevo nulla: questo portava in me ancora più frustrazione, ma continuavo a vedere persone entrate in attività dopo di me avere risultati concreti e non capivo. Mi raccontavo che erano più fortunati, erano al posto giusto al momento giusto, conoscevano più persone, Insomma me la raccontavo.

Questa attività ti tratta come la tratti tu, se non

fai nulla non ti dà nulla.

"Ci giro poco intorno:

ho mollato il posto fisso una volta per tutte.

Per sempre".

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