NM magazine World Settembre 2020 | Page 129

www.nmmagazineworld.com

In tempo di crisi, cambia identità.

Tendenzialmente il lavoro del networker lo si fa come part-time o come secondo lavoro.

La fa da padrona sempre il nostro lavoro principale, cioè quello che ci identifica.

Sono un geometra, un avvocato, un fornaio, un elettricista e via dicendo.

Quando noi pensiamo di essere tutto ciò, ci comportiamo di conseguenza, quindi i nostri

ragionamenti e le nostre azioni saranno per coerenza molto simili.

Il Networker, invece, è un’altra identità, con credenze, valori e comportamenti molto diversi

dal lavoro primario.

In questo periodo, durante il Lockdown, molte persone hanno avuto la possibilità di avere più

tempo libero o, paradossalmente, meno tempo.

Una cosa che ci accomuna e che tutti noi abbiamo vissuto: un periodo insolito ed impegnativo.

Chi ha saputo usarlo per formarsi, sicuramente ha fatto una scommessa vincente, mentre chi ha

deciso di diventare esperto di Netflix, ahimè, è rimasto incollato alla banchina del molo con

tanto di ancòra.

Ma ora come ora, quanto tempo abbiamo a disposizione per migliorare? Perché indietro non

possiamo tornare e davanti abbiamo più incognite di un esame orale al liceo.

La prima domanda da porsi è: cos’è veramente importante per me?

Rispondendo a questa domanda metti chiarezza sulle priorità da scegliere. Nello stesso tempo

stai lavorando sui tuoi valori, finalmente li stai tirando fuori.

Questo non significa che non li conosci, solo che non hanno un grado di importanza. Come fai a

prendere una decisione se non sai cosa è importante perte?

Oltretutto, va considerato poi il contesto che ti circonda, cioè:

le scelte che fai, come influiscono nel rapporto di coppia, famigliare o sul lavoro?

Serve fare questo lavoro come le spazzole tergicristalli della macchina quando piove.

Ti permette di vedere dove stai andando, altrimenti rischi di andare alla cieca.

La seconda domanda fondamentale è: cosa voglio realizzare, dunque? Per cosa sarò ricordato

quando cambierò lavoro, andrò in pensione o come si sa, arriverà il giorno della nostra uscita?

Vogliamo essere ricordati per qualcosa o rimanere nel dimenticatoio? Solo che servono poi azioni precise per lasciare un segno nel posto dove operiamo.

Queste azioni le capisci solo quando hai chiaro dove vuoi andare.

E sai cosa? Quando capisci tutto ciò, la tua identità diventa più limpida.

Non sei più solo un nome di un lavoro, ma diventi qualcosa di più grande. Trovi poi le giuste

motivazioni che ti spingeranno ad osare un po’ di più, a scegliere deliberatamente di uscire da

quella zona di comfort che ti teneva comodo sul divano e ti porta a fare un piano di scale in più.

Lo sai che ogni percorso non è nè diritto nè facile, ma anzi, spesso in salita e pieno di ostacoli;

ma in cima si arriva solo facendo il primo passo, senza quello, non si può parlare nemmeno di

scalata.

Buon lavoro su te stesso.

Walter Klinkon

129