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cooperazione
cooperazione
La forza di radici salde e l’eredità del carisma di un Uomo
LA FONDAZIONE
DON LORENZO
GUETTI
L
a Fondazione don Lorenzo Guetti è stata costituita
nel 2012, Anno Internazionale delle Cooperative,
per iniziativa della Provincia Autonoma di Trento,
della Federazione Trentina della Cooperazione, dei Comu-
ni delle Giudicarie Esteriori (Bleggio Superiore, Comano
Terme, Fiavé, Stenico - Dorsino, San Lorenzo in Banale) e
della Comunità di Valle delle Giudicarie.
La Fondazione, presieduta da Fabio Berasi e diretta da Mi-
chele Dorigatti, ha la sua sede a Larido di Bleggio nelle Giu-
dicarie Esteriori, uno dei quattro paesi della Quadra, dove
don Guetti, all’epoca curato di campagna, fondò nel 1892
la prima cassa rurale trentina a sistema Raiffeisen.
Ente di Terzo Settore, la Fondazione, operativa nelle Giu-
dicarie e in tutto il territorio provinciale, è un’istituzione
culturale che non ha scopo di lucro e persegue finalità di
utilità sociali, tra cui:
- Tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio sto-
rico, politico, socio-culturale ed imprenditoriale rappre-
sentato dalla figura di don Lorenzo Guetti e dal movi-
mento cooperativo da lui creato in Trentino;
- Costituzione e gestione del Centro Studi sulla Coopera-
zione nelle Giudicarie Esteriori, “culla della cooperazione
trentina”;
- Coordinamento del Tavolo intercooperativo permanen-
te tra le cooperative e i consorzi aderenti;
- Valorizzazione delle Giudicarie Esteriori, tutelando l’am-
biente e promuovendone la cultura e l’arte;
- Promozione della solidarietà sociale, della cultura, della
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pace e della cooperazione tra i popoli, in particolare tra
le nuove generazioni;
- Studio e diffusione del modello cooperativo per la cre-
scita delle persone e delle comunità locali, nel rispetto
dei diritti umani ed in favore di un modello di sviluppo
equo, solidale e sostenibile.
La Fondazione ha il compito di rappresentare l’intera gam-
ma di interessi e di attività che don Lorenzo Guetti perseguì
nella sua breve, intensissima vita.
«Compito della Fondazione - sottolinea il presidente Fabio
Berasi - è mantenere viva l’in-attualità del pensiero e dell’o-
pera di don Guetti di fronte ad un modello di sviluppo so-
ciale ed economico, sbilanciato sull’egoismo e sulla ricerca
del profitto a tutti i costi. La lezione di don Guetti va oltre
il tempo storico, poiché il suo fine ultimo è il bene comune
delle persone e delle loro comunità. Come ricorda il nostro
fondatore: “Alla fin fine deve sempre trionfare il partito dei
veri galantuomini, cioè di coloro che lavorano per il bene co-
mune, senza secondi fini».
«In un tempo liquido come quello attuale - considera il di-
rettore Michele Dorigatti - la Fondazione non intende solo
porsi come il custode dell’identità cooperativa ma opera per
mettere in pratica nel qui ed ora il modello guettiano. Il pas-
sato non va adorato; il presente va accompagnato, mentre
il futuro va interpretato. Come ci ricorda un grande pensa-
tore contemporaneo, come Edgar Morin, tutto ciò che non
si ri-genera, degenera. Questo vale per ogni grande idea, e
dunque anche per la cooperazione».
La Fondazione Don Guetti opera con riferimento a
progetti messi in campo alcuni tra i principali:
Nell’ambito del progetto «I frutti del cooperare” è stato
creato un archivio digitale degli scritti di don Lorenzo Guet-
ti. Gran parte della documentazione cartacea, dispersa in
numerosi archivi della provincia, è da oggi disponibile e di
facile accesso sul portale www.archiviodonlorenzoguetti.it.
Con il sostegno della Fondazione Caritro, «La cooperazio-
ne nella memoria de ’sti ani» è un progetto su scala provin-
ciale che ha inteso “mettere in sicurezza” le testimonianze
di vita di cooperatori appartenenti a tutti i settori econo-
mici che hanno ricoperto incarichi di rilievo nelle imprese
cooperative trentine. Il risultato finale sono 15 videointer-
viste di 5 minuti da diffondere sui social network.
«Nello specchio del tempo: don Guetti e le migrazioni di
ieri e di oggi» è un progetto di ricerca, co-finanziato dal-
la Fondazione Caritro in collaborazione con l’Associazione
don Lorenzo Guetti ieri oggi domani. Le ricercatrici hanno
indagato il tema attualissimo delle migrazioni, ponendo a
confronto l’emigrazione della gente trentina di fine Otto-
cento con l’immigrazione di oggi.
«La cooperazione a scuola»: lo staff della Fondazione ha
predisposto dei moduli formativi di storia della coope-
razione trentina nelle scuole medie superiori, nell’ambito
dell’Alternanza Scuola Lavoro, in collaborazione con l’Uf-
ficio Educazione cooperativa della Federazione trentina
della Cooperazione.
Nota biografica
Lorenzo Guetti (Vigo Lomaso,1847-Fiavè, 1898).
È una delle figure più rappresentative del rinascimento so-
ciale ed economico del Trentino di fine Ottocento. Figlio
di contadini giudicariesi, promosse il miglioramento dell’e-
conomia agricola, colpita dalla Grande Depressione. Per
far fronte all’imponente esodo verso l’Europa e l’America,
studiò le cause e i rimedi del fenomeno migratorio. Fu
instancabile animatore di numerose imprese cooperative
nel Tirolo italiano: costituisce la prima Società Coopera-
tiva di smercio e consumo a Villa di Santa Croce, fonda la
prima Cassa Rurale di prestiti e risparmi a Quadra di Bleg-
gio sul modello di Raiffeisen e fu nominato primo presi-
dente della Federazione dei Consorzi cooperativi. Eletto
deputato alla Dieta del Tirolo e al Parlamento di Vienna a
furor di popolo, svolse un’intensa attività pubblica, rivendi-
cando l’autonomia politica e amministrativa del Trentino
dall’Impero austro-ungarico. Morì a soli cinquantun anni.
Sono sei i principali campi di interesse tra i quali don Guet-
ti spaziò. Il primo campo: l’attività pastorale. In qualità di
curato di campagna. Il secondo campo: lo studio dell’agri-
coltura. “Nato contadino e sempre vissuto tra contadini
provai le loro miserie, conobbi le loro croci e vessazioni,
indovinai i loro bisogni e cercai di aiutarli”. Il terzo cam-
po: l’attività educativa. La biblioteca che don Guetti alle-
stì nella parrocchia di Quadra poteva contare su circa 100
libri, a disposizione dei suoi curaziani. ll quarto campo: lo
studio dell’emigrazione. “Il lasciare la patria è cosa dolo-
rosa sempre, il lasciare poi genitori amati, fratelli e sorelle
carissime stringe il cuore, ma questo dolore è raddolcito
quando si parte per amor della patria, per amore dei propri
cari, cioè per procurar loro un bene migliore. Il quinto cam-
po: la promozione e l’azione cooperativa. Di fronte al suo
“popolo collo spettro della fame sulla porta” e per ostaco-
lare il moto emigratorio, don Guetti prese ispirazione dalle
esperienze cooperative del giovane sindaco Friedrich Raif-
feisen, di cui quest’anno ricorre il bicentenario della nasci-
ta (1818-2018). Il sesto campo: l’attività politica. Nell’ulti-
ma fase della sua vita, don Lorenzo Guetti, ormai popolare
nelle Giudicarie e apprezzato in tutto il Tirolo italiano, si
candida prima alla Dieta di Innsbruck e successivamente al
Parlamento di Vienna, ricevendo ampi consensi elettorali.
In entrambi i casi da deputato.
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