My first Magazine Definitivo Dialogo_2-2018_24-12-2018-12563070 | Page 12
banca
scuola
INVESTIAMO SU DI LORO PROGETTO CRADICI
contributo provinciale
a sostegno
degli studi universitari La ricostruzione
dell’albero genealogico
della Cassa Rurale Alto Garda
a cura dell’area commerciale
i
l contributo per il piano di accumulo è una misura voluta
dalla Provincia Autonoma di Trento per incrementare le
iscrizioni delle ragazze e dei ragazzi trentini all’Università.
Un’iniziativa di aiuto alle famiglie, che così potranno dare vita
ad un piano di risparmio e la Provincia concorrerà, al momen-
to dell’iscrizione all’Università, con una somma in denaro tale
da aumentare in maniera importante il capitale accumulato
per le spese universitarie. Dall’anno accademico 2017-2018
gli studenti che si iscrivono a percorsi di studi presso univer-
sità, istituti universitari o istituti superiori di grado universi-
tario e dell’Alta formazione professionale in tutto il territorio
nazionale o all’estero possono beneficiare di un contributo a
sostegno delle spese di studio.
I destinatari del contributo sono gli studenti diplomati
nell’a.s. 2016/2017 o 2017/2018 residenti in Trentino da al-
meno tre anni alla data di richiesta del contributo e gli stu-
denti iscritti nell’anno accademico 2018/2019 ad un percor-
so di studi di tipo terziario accademico e non accademico,
non beneficiari di borsa di studio concessa nell’ambito degli
interventi del Diritto allo Studio Universitario o altri in qualsi-
asi ateneo nazionale o estero.
Il contributo è determinato in base ad un risparmio accumu-
lato dalle famiglie negli anni di frequenza della scuola secon-
daria di secondo grado dei figli, proporzionato alla condizione
economica familiare su base ISEE (da €23.000 a €32.000)
e alla condizione abitativa dello studente (in sede o fuori
sede). Per accedere al contributo lo studente deve aver aper-
to un libretto di risparmio o un conto corrente e aver versato
annualmente entro il 31 agosto 2018 una somma di dena-
ro compresa tra €600,00 e €4.000,00 a seconda dell’anno
del diploma. La domanda di contributo va presentata dal 26
novembre 2018 al 28 dicembre 2018 esclusivamente online
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collegandosi al sito della Provincia Autonoma di Trento www.
provincia.tn.it/investiamosudiloro, dove si potrà reperire la
documentazione necessaria. Lo studente dovrà allegare la
dichiarazione della banca attestante l’accumulo di capitale
effettuato nel periodo di accumulo richiesto che dovrà es-
sere effettuata utilizzando il modello dedicato. Tale dichia-
razione dovrà essere accompagnata dalla documentazione
attestante tutti i movimenti contabili effettuati sul rapporto
di deposito (compresi interessi maturati, spese di gestione,
ecc.). La modulistica relativa alla dichiarazione sarà reperibi-
le sul sito internet www.provincia.tn.it/investiamosudiloro e
http://www.modulistica.provincia.tn.it/. La trasmissione del-
la domanda, se effettuata correttamente, determinerà il rila-
scio di una ricevuta inviata anche via email all’indirizzo dello
studente, che la dovrà conservare quale prova dell’avvenuta
presentazione della domanda.
Le domande presentate saranno soggette a verifica dei re-
quisiti formali e sostanziali ed i contributi saranno concessi
con provvedimento del dirigente del Servizio competente, da
adottarsi entro il 28 febbraio 2019. L’importo del contributo
varia a seconda della condizione economica del nucleo fa-
miliare dello studente, di quanto accumulato dalla famiglia,
e della condizione abitativa dello studente (in sede o fuori
sede). L’importo complessivo del contributo verrà quantifi-
cato, inoltre, in base alle annualità di frequenza del corso di
studi.
Per maggiori informazioni gli studenti possono contattare
il Servizio Istruzione e formazione del II grado, Università e
Ricerca - Ufficio Università e Ricerca - Via G. Gilli, 3 - 38122
TRENTO. Tel. 0461 491377 - 493530.
Mail: [email protected], Pec: serv.istruzioneuni-
[email protected].
di Rebecca Olteanu
4 A Liceo Scientifico “A. Maffei” , Riva del Garda
s
pesso la storia viene affrontata come un argomento
lontano da noi, che non ci riguarda minimamente.
Parliamo di eventi accaduti solo qualche decennio
fa - prendiamo, per esempio, la Seconda Guerra Mondiale
- come se scenari simili fossero lontanissimi da noi e non
potessero mai ripetersi ai giorni nostri. In realtà, scenari di
guerra, d’ingiustizia e discriminazione accadono ogni giorno
nel mondo, senza che noi ce ne rendiamo conto.
Quindi, come si può evitare di cadere vittime di questa
sordità selettiva? Come possiamo renderci conto di ciò
che accade attorno a noi e comprenderlo, quando spesso
le informazioni che ci arrivano sono di seconda mano o da
fonti non attendibili? La risposta ormai cliché è: “Tramite
lo studio della storia!”; ma molto probabilmente chi non
ama questo campo di studio si è stufato di sentirsi ripetere
questa frase.
Eppure è così; per quanto la storia possa sembrare agli occhi
di molti un tema laborioso da trattare, essa è fondamentale
per comprendere il presente. Ed essa non deve per forza es-
sere un argomento pesante e tedioso da affrontare, come è
riuscito a dimostrare il progetto di Alternanza Scuola Lavoro
Cradici, organizzato dalla Cassa Rurale Alto Garda in colla-
borazione con Graffiti 2000.
Questo progetto consiste nel ricostruire l’albero genealogi-
co della Cassa Rurale, partendo appunto dalle sue radici, per
poi arrivare alla Cassa Rurale Alto Garda che oggi conoscia-
mo. Per fare ciò, alcuni studenti del Liceo “Andrea Maffei”
di Riva del Garda hanno esaminato i documenti contenuti
nell’archivio della Cassa - alcuni risalenti addirittura alla
fine dell’Ottocento - ed, estrapolando da essi le informa-
zioni di rilievo, sono riusciti a ricostruirne la storia. A lavoro
compiuto e rifinito, le informazioni ottenute verranno, con
l’aiuto del team di Graffiti, integrate in un albero genealogi-
co interattivo, in modo da rendere facilmente accessibile e
di semplice comprensione la storia della Cassa Rurale Alto
Garda.
Ciò che ha sorpreso maggiormente gli studenti è stato il
livello di somiglianza fra le vicende quotidiane dei protago-
nisti dei documenti e le proprie. Le centinaia di documenti
hanno offerto uno spaccato veritiero della situazione socia-
le dell’epoca in cui erano stati prodotti. Gli studenti hanno
avuto modo, ad esempio, di leggere documentazioni circa
gli effetti sulla popolazione causati dai vari eventi storici
accaduti nel secolo scorso (guerre, migrazione, crisi econo-
mica ecc). Pazientemente, con l’aiuto degli insegnanti e di
esperti, hanno messo una accanto all’altra le informazioni
principali ed il grande albero genealogico è nato.
Gli studenti che hanno preso parte al progetto si ritengono
soddisfatti dei risultati ottenuti. Certo, chi prima non ama-
va la storia non ne è improvvisamente diventato un fanati-
co, ma adesso la maggior parte di questi studenti non per-
cepisce più questa materia di studio come una disciplina a
loro indifferente, ma come una componente fondamentale
nella comprensione della vita di tutti i giorni.
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