Due co-progettazioni per
farsi sentire nella città
Nel corso degli incontri, il Tavolo del Riuso ha identificato due linee
di lavoro, intorno alle quali testare sia la propria capacità di operare in
modo strategico condiviso (essere «minoranza attiva» nella vita citta-
dina), sia la possibilità di dare vita in futuro a proposte più strutturate.
La prima azione è stata la progettazione e realizzazione di un evento
culturale sul tema del riuso, svoltosi in una giornata di giugno 2017
alla Casa del Quartiere di San Salvario (a Torino).
La seconda è stata la strutturazione di una raccolta dedicata al
recupero di beni di piccola taglia per avviarli al riuso, svoltasi tra
settembre e dicembre 2017.
Analizziamole più da vicino.
Un evento
La decisione di realizzare un evento culturale nasce dal constatare
culturale:
che il riuso è un tema di carattere culturale: per potersi affermare
perché riuso bisogna infatti che venga vissuto come valore, stile di vita, strategia
è cultura
di sviluppo sostenibile.
La giornata dedicata al tema del riuso, denominata «I volti del
riuso», è stata atipica rispetto al tipo di confronto pubblico a cui siamo
abituati. Normalmente infatti, quando si parla di riuso, gli attori coin-
volti sono i soggetti sociali ed economici più strettamente associati
a questo tipo di dinamiche: centri di riuso, mercatini, rigattieri, re-
sponsabili di società di raccolta di rifiuti, funzionari che si occupano
di ambiente...
Anche l’andamento degli incontri è spesso piuttosto scontato: si
raccontano buone pratiche, si presentano progetti più o meno validi,
si rivendicano cambiamenti, nell’organizzazione della raccolta, nella
selezione dei beni ancora recuperabili, nelle norme e nel fisco. Sono
perabili, che non buttiamo perché li riteniamo ancora utilizzabili, ma
che di fatto non usiamo più; esiste quindi a oggi una offerta che è solo
potenziale e una domanda che non trova risposte. E socialità perché,
come dimostra ad esempio il riutilizzo di edifici dismessi che diven-
tano Case del Quartiere, vi è un potenziale relazionale nelle pratiche
di riuso (di beni immobili come di beni mobili, pensiamo ai mercati
del riuso) che è in gran parte ancora da esplorare.
Riflettere sul riuso significa quindi riflettere su risorse che abbia-
mo, nelle nostre case e città, alle quali non diamo valore perché il loro
valore sta nel fatto che possano circolare, vivere in maniera diffusa e/o
condivisa. Si tratta quindi di un tema dalla forte valenza strategica.