che non si pone il problema del loro limite.
Letto in questa luce, si comprende come il riuso non sia solo una filosofia di vita individuale, magari di nicchia, o una necessità indotta da una condizione di indigenza( chi non ha potere d’ acquisto si rivolge al mercato dell’ usato), ma un grande tema culturale, politico, economico che interroga il nostro futuro. Tant’ è che oggi l’ economia comincia a considerare con attenzione l’ esistenza di « consumatori accorti », ovvero fortemente critici nei confronti di un’ economia basata sull’ usa-e-getta, che inquina il pianeta e ruba futuro alle generazioni che verranno.
Una sfida al paradigma usa-e-getta
Il riuso non è più solo una filosofia di vita individuale, ma un grande tema che interroga il nostro futuro.
Il riuso, quindi, si colloca dentro un paradigma economico alternativo all’ usa-e-getta. Un paradigma definito « circolare », di contro a quello « lineare » oggi dominante. La maggior parte degli oggetti che utilizziamo ogni giorno è infatti creata secondo uno schema lineare: estrazione → produzione → consumo → smaltimento. Per realizzare un prodotto bisogna cioè procurarsi la materia prima, trasformarla in modo da realizzare qualcosa che finirà a smaltimento quando non ci servirà più.
L’ economia circolare è invece uno schema in cui le risorse vengono costantemente reimmesse nel ciclo produttivo anziché essere ricavate ex novo dall’ ambiente( per questo si parla di materie prime « seconde ») o collocate in discarica come rifiuti. E anche gli oggetti sono progettati per essere riparati o recuperati.
Da questo punto di vista il riuso costituisce oggi una provocazione( un intoppo, non ancora un’ alternativa) all’ economia lineare. Tant’ è che uno dei suoi obiettivi è proprio sensibilizzare l’ economia a superare l’ obsolescenza programmata dei prodotti( oggetti programmati per rompersi) e a progettare oggetti che possano essere riparati, oppure smontati e riproposti, piuttosto che gettati via; oggetti che possano essere riutilizzati piuttosto che essere riciclati. Anche perché il presupposto del modello lineare – ossia che le risorse sono infinite e a buon mercato – si è dimostrato falso.
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Un ambito capace di promuovere socialità e occupazione
Il riuso oggi – nascendo attorno a un ripensamento degli stili di vita che hanno portato il pianeta sull’ orlo del disastro socio-ambientale( individualismo, consumismo, atomizzazione del vivere...) – valorizza forme di economia collaborativa, stili di acquisto e di scambio capaci di generare relazioni. Da questo punto di vista si pone come pratica potenzialmente capace di promuovere socialità nei contesti urbani.