Muratori - testo di Edoardo Erba Muratori - testo di Edoardo Erba | Page 57

GIULIA Invece no, perché voi lo negate, vi vergognate come se fosse un delitto. Uccidete quello che sentite. E' questo essere maschi? Dimmelo sinceramente... FIORE (guarda verso l’uscita per vedere se arriva Germano) Sinceramente? GIULIA Devo saperlo. Mi sento così debole. Potrei tornare in quel fienile. Coprirmi di paglia. Morirci dentro. Confondermi. Trovare un bella morte confusa. Allora? FIORE Che? GIULIA I maschi. FIORE Ah be'... i maschi... i maschi so' quelo che so'. Tutti 'mbrojoni. Come 'e femmine. Dicono 'na cosa ma sotto ce n'è già 'n'artra... GIULIA Io non voglio vivere così. FIORE Ma te nun vivi così. Fai finta. Sei giovane ma sei già bella scafata... GIULIA No, sono un'ingenua. FIORE (guarda di nuovo verso l’uscita per vedere se arriva Germano) Te faccio 'na proposta... GIULIA (lo anticipa) Non dirmi niente. Fra un momento lui tornerà. Lo sento, lo voglio con tutte le forze che mi rimangono, e sono poche davvero. Sarà come prima. E io capirò dal suo sorriso che nulla è cambiato... FIORE (si sovrappone) Stamme a sentì, quelo nun torna. (Sottovoce) T'ho raccontato fregnacce,