Multimac Manufacturing Journal July 2019 | Page 12

Zebra Technologies come sta collaborando con le aziende in questo ambito di innovazione? Quello che stiamo facendo in termini di innovazione è l’introduzione di nuovi concetti di Smart Devices; cambiano le ergonomie su strumenti molto più semplici da utilizzare e che aiutano gli operatori attraverso la gestualità tipica nel modo in cui si ripetono le operazioni; cambiano le logiche dei dispositivi che ora sono in grado di vedere e di capire cosa sta accadendo davanti a loro; ci sono sistemi e tecnologie che sono in grado di “parlare” agli operatori in maniera autonoma senza essere interrogati, quindi dispositivi che trasmettono il loro stato di salute, il loro funzionamento, segnalando warning o allarmi se riconoscono situazioni potenzialmente anomale. Fino poi ad avere soluzioni di totale ergonomia che permettono di liberare le mani mentre si eseguono operazioni complesse e difficili all’interno di qualsiasi tipo di processo produttivo o di fase logistica. Non solo Smart Devices, ma anche Smart Enviroments, come l’abbiamo definito in Zebra. Cioè parliamo di soluzioni con tecnologia e sensoristica industriale che permettono di tenere sotto controllo ciò che accade attorno agli operatori all’interno di un reparto di produzione o di magazzino mentre vengono svolte altre operazioni. Immaginiamo di poter calcolare in tempo reale le volumetriche di colli pacchi e pallet che si stanno movimentando, immaginiamo di poter monitorare le fasi di preparazione dei carichi sui camion per poter spedire le merci; abbiamo ad esempio una soluzione che permette di capire se stiamo caricando bene o male i nostri colli sui camion. Così come ad esempio per arrivare a tecnologie ancor più innovative che ci permettono di tracciare qualsiasi tipo di evento, oggetto asset o persona che può essere interessata nell’ambito di visibilità all’interno di qualsiasi processo: immaginiamo un veicolo automatico che si sta muovendo in una linea di produzione e di assemblaggio e si ha bisogno di sapere quanto tempo impiega quel pezzo o quel componente a spostarsi dal punto “a” al punto “b”, o si ha bisogno di sapere per quale motivo quel componente è rimasto troppo fermo in quella piazzola di lavorazione o di assemblaggio,o si ha bisogno di capire dove sono i carrelli all’interno del magazzino per poter impegnare il carrello più vicino per quella operazione o missione di stoccaggio che si deve eseguire, quindi una serie di logiche che ci permettono di tracciare tutti questi eventi. Sono sistemi che possono sovraintendere anche alla sicurezza delle persone? Certamente. Non solo ogggetti ed asset dell’azienda ma anche persone: se si hanno necessità e priorità di natura safety e quindi sicurezza in ambito lavorativo e ci sono delle aree particolarmente critiche, in caso di evacuazione per un allarme, si deve essere certi che tutto il personale sia uscito da quel reparto, da quella stanza, da quella o da quelle aree e non si possono avere dubbi in questo senso perché stiamo parlando della vita umana. Ci può parlare di qualche caso di successo in merito a questi ambiti applicativi appena descritti? Nel più grande concessionario che BMW ha al mondo, a Monaco di Baviera, c’era il problema di dover tracciare, all’interno delle aree operative, un numero smisurato di autovetture. Immaginate una struttura di alcune centinaia di persone che movimentano più di 500 auto al giorno tra consegne di auto nuove, tagliandi, servizi di carrozzeria e queste persone perdevano giornate intere a cercare le auto dei loro clienti parcheggiate nei silos sotterranei; il tutto con un impatto e costi molto alti dovuta alla mancanza di visibilità delle informazioni ed alla inefficenza dei processi utilizzati. Ora ogni auto ha un transponder attivo che permette la localizzazione del veicolo in ogni momento. Attraverso lo stesso trasponder il sistema di gestione è ora in grado di conoscere ogni posizione di sosta di ogni autoveicolo, di calcolare e sapere ogni tempistica ed ogni intermezzo di lavorazione, ed è in condizione anche di poter conoscere in che modo i processi in atto possano essere ulteriormente ottimizzabili e migliorabili. su YouTube e digitate “zebra nfl” troverete un mondo di informazioni e filmati relativi alle soluzioni che abbiamo realizzato per la lega NFL (National Football League) e per il campionato di football americano; ogni giocatore di ogni squadra dell’NFL indossa due trasponder attivi, nascosti nelle protezioni delle spalle, i quali trasmettono continuamente dati ad altissima velocità e frequenza; questi dati vengono raccolti da una serie di antenne riceventi posizionate all’interno dello stadio e attorno al campo di gioco; i dati raccolti vengono poi elaborati da software di data analytics che forniscono una serie di informazioni già fruibili per le squadre ed anche statistiche e prestazioni per i media televisivi e per gli spettatori in tempo reale. Parlando di futuro, su che tecnologie state lavorando? Stiamo lavorando su nuove soluzioni di realtà aumentata e sistemi di visione che guideranno l’operatore nel migliore svolgimento delle operazioni e sullo sviluppo di tecnologie per il riconoscimento gestuale. Si andrà così a sfruttare quello che è uno dei nostri sensi più istintivi che abbiamo, la vista, nel guardare un oggetto e rivolgerci verso quell’oggetto, unitamente ad una serie di tecnologie aggiuntive. Qusto ci permetterà di avere applicazioni, all’interno di un processo, che ci guideranno nelle operazioni mettendo in evidenza dove dobbiamo posizionare il nostro collo, o la nostra scatola oppure con dei semplici gesti si potranno dare conferme ed altro ancora. Per concludere e riassumendo quale è il concetto della visione attuale è futura di Zebra Technologies? In sostanza per chiudere e riassumere, il nostro concetto e la nostra vision è la continua innovazione nelle soluzioni EAI (Enterprise Asset Intelligence) nelle quali confluiscono i concetti innovativi di Smart Device in Smart Enviroments al fine di supportare, all’interno delle nostre aziende, nuove metodologie e nuovi modi di lavorare e come poter cambiare e migliorare i nostri processi. Un altro caso d’uso molto interessante è stato sviluppato con Porsche a Stoccarda, dove l’esigenza era quella di ottimizzare i costi nella gestione degli asset e degli strumenti utilizzati lungo le linee di produzione. C’era il necessià di utilizzare lo stesso trapano per montare differenti componenti e poterlo utilizzare in differenti piazzole di avanzamento lungo la linea di produzione. Prima dell’implementazione tecnologica si dovevano dedicare singoli trapani per ogni specifica piazzola con dei costi molto alti, perché questi strumenti di lavoro sono costosissimi. Si tratta di trapani controllati via Wi- Fi dal gestionale MES. In sostanza l’implementazione tecnologica ha permesso di utilizzare lo stesso trapano in molteplici postazioni; tramite la tecnologia Real Time Locating System (RTLS) di Zebra denominata DART, il trapano viene riconosciuto all’interno di uno spazio tridimensionale ben definito con uno scarto massimo di +/- 30 cm, e per ogni specifica area riceve l’attivazione dal MES via Wi-Fi e la configurazione corretta in termini di coppia di serraggio ed altri parametri fondamentali; solo in questo modo si è sicuri di poter montare il componente corretto nella postazione corretta con la corretta impostazione di serraggio e questo ne va anche della qualità nella costruzione delle auto. Qui in Italia, in uno dei plant di una importante multinazionale del settore automotive, abbiamo realizzato un importante progetto di tracciabilita e localizzazione automatica volto al miglioramento di vari processi produttivi tra cui anche un’importante implementazione tecnologica nella gestione del processo “milk run” nell’asservimento componenti alle linee di assemblaggio. Parlando di Usa infine, se vi capita per curiosità di andare MC9300 12 _multimac.it multimac.it_ 13