MF Magazine #2 | Passione Mondiale | Page 23

Che Mondiale si aspetta? Penso che sarà un Mondiale speciale con del buon calcio: grandi giocatori, molti gol, tecnologia al servizio del calcio che lo renderà migliore e che aiuterà i media per la divulgazione. Tra le 32 squadre di Russia 2018, quali sono, secondo Lei, le migliori? Ci sono tante buone formazioni e c'è spazio per scegliere secondo i gusti di ognuno: le mie preferite sono in quest'ordine Brasile, Spagna, Francia e Germania E tra queste fa effetto non ci sia l'Italia... La mancanza di una squadra che ha vinto quattro volte il Mondiale è una brutta notizia per il calcio. Dovrebbe essere un punto di partenza per tornare a essere più grande, dopo aver fatto un'analisi che permetta di capire il perché di quello che è successo. Quali allenatori preferisce? Vede qualche suo erede? Non credo ci siano eredi, mi piacciono Löw, Guardiola, Roberto Martínez, Tite. Quali sono le sue aspettative e come vede la sua Colombia? Da colombiano spero faccia meglio che in Brasile. Ma nel calcio non ci sono solo i desideri, sono i giocatori a dover costruire il proprio cammino partita per partita. Crede che i Cafeteros siano una squadra matura? Penso di sì, ci sono 7-8 giocatori che c'erano già in Brasile e la maggior parte gioca nei top club europei. Lei di Mondiali ne ha vissuti tanti da spettatore e due in panchina. La partita che ricorda di più? Italia-Brasile del 1982. Uno nasce tifoso del Brasile per il suo modo di cer- care i risultati e quella fu delle migliori nazionali verdeoro di sempre. Tuttavia quella partita si è persa ma sempre rispettando la forma per cer- care i risultati. Presente, passato ma anche futuro. Quali sono i suoi progetti “Profe”? Tornare ad allenare. Partendo dalla possibilità di trovare un progetto serio, questo mi spinge ad imparare tutti i giorni e questo mi serve per vivere. MF MAGAZINE