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RICERCHE SCIENTIFICHE E NUOVI MATERIALI COMPOSTABILI
Bioplastica: il materiale del futuro?
Restituire alle nuove generazioni un ambiente più pulito
È ormai noto a tutti il serio problema dell’inquinamento da materie
plastiche,
problema che sta minacciando l’intero ecosistema della
.
Terra.
Per porre rimedio a questa catastrofica situazione gli scienziati hanno
sviluppato un nuovo materiale interamente ecologico: la bioplastica.
Questo nuovo materiale ha le stesse proprietà della plastica ma, se
correttamente utilizzato, non è in grado di recare danni all’ambiente.
Per questo motivo si spera di rimpiazzare la plastica inquinante con la
bioplastica, con il risultato di far rinascere quella che una volta era
una terra incontaminata.
La bioplastica è ottenuta da diverse sorgenti vegetali: estratto di
amido di mais, da un’alga marina chiamata agar agar, dalla canna da
zucchero, dal tubero della manioca. Le bottiglie in bioplastica
possono essere smaltite nel rifiuto organico in quanto, negli impianti
di compostaggio, si trasformano in terriccio in circa 4 mesi.
Purtroppo l’obiettivo di sostituire la plastica esistente con la
bioplastica è ancora molto lontano: il costo di produzione del nuovo
materiale è ancora alto, le nuove bottiglie non possono contenere
bevande gassate, non esiste ancora la possibilità di produrre i tappi
nello stesso materiale.
Infine c’è da considerare che non esiste ancora una filiera produttiva e
di smaltimento dedicata a questo materiale. Diverse aziende che
hanno tentato la via dell’utilizzo delle bottiglie in bioplastica (acqua
Sant’Anna e Latte Granarolo, ad esempio) hanno rinunciato a causa
delle scarse vendite per i costi di produzione più alti.
L’unica possibilità potrebbe essere, come accaduto per le buste dei
supermercati, che lo Stato vieti l’utilizzo dei contenitori per alimenti
in plastica tradizionale, obbligando tutti noi all’uso della bioplastica
nella maniera più corretta e fino al corretto smaltimento.
La bioplastica, quindi, ha grandi prospettive di divenire una via
d’uscita dai problemi di inquinamento, ma, per poter diventare realtà,
è, come sempre, il modo di comportarsi dell’uomo, che deve
cambiare.
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