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photo courtesy Artemide
¶ INCONTRI

Intervista a Carlotta de Bevilacqua

di / by Monica Moro
LUCE incontra Carlotta de Bevilacqua , anima gemella nella vita e nel lavoro di Ernesto Gismondi , il fondatore di Artemide , che ci parla dell ’ incontro con suo marito , ma anche dell ’ incontro tra scienza , umanesimo e bellezza . Al timone di Artemide in tre vesti professionali , architetto e progettista , studiosa che ama sperimentare , fare ricerca e insegnare , manager e imprenditrice globale , è difficile da rappresentare solo con le parole . Carlotta de Bevilacqua entra nel luminoso Exhibition Centre di Artemide a Pregnana Milanese accompagnata dai suoi tre cani tutti da lei salvati ed entrati in famiglia . Subito lo spazio si anima di energia dinamica in cui luce , storia , innovazione si fondono . Curiosa del mondo , delle idee e dell ’ altro inizia con noi un dialogo nel senso filosofico del termine , alternando il discorso all ’ ascolto , dove emerge dal suo universo anche la passione per la musica . Non a caso una delle sue lampade Come together rende omaggio ai Beatles

Come è iniziato il suo percorso nella luce ? Vorrei iniziare con un ricordo di Ernesto Gismondi , del suo incontro con un gruppo di architetti , uno di quei momenti di svolta nella propria storia che non decidi , semplicemente accadono . Correva l ’ anno 1959 , Ernesto che nasce a San Remo , già laureato in ingegneria al Politecnico di Milano , ottiene una seconda laurea in ingegneria missilistica a Roma , lavora per la Breda e per la NASA , progetta missili , si sposa a Milano e Emy ( Emma Schweinberger ), sua prima moglie , gli presenta un architetto di nome Sergio Mazza che diverrà suo socio . Mazza gli parla delle nuove aziende milanesi di arredo , come Azucena fondata da Caccia Dominioni con Gardella e Corradi Dell ’ Acqua . Gismondi , formato da studi classici e amante della mitologia greca , gli dice “ Prendiamo un aereo , apriamo una società a Milano e la chiamiamo con un nome che possa venire prima di Azucena nell ’ elenco del telefono ” e sceglie Artemide , dea del tiro con l ’ arco e della luna crescente . Quello è stato un periodo storico in cui sono nate tante cose . È nata la cultura del progetto grazie all ’ emergente design italiano alla fine degli anni Cinquanta .

Dagli astri agli apparecchi luminosi ... Gismondi non ha mai lasciato le stelle . Progettare una lampada non era nulla di difficile per un ingegnere missilistico . In lui albergava una grande passione e dedizione , impegno e lavoro . Anche dopo aver aperto l ’ azienda , per molto tempo , tutte le mattine si svegliava all ’ alba per andare a lavorare alla Breda . Poi , quando tornava alla sera , metteva insieme i prototipi delle lampade .
I rapporti tra azienda e architetti , oggi con studi molto grandi , ieri con le “ grandi firme ”... Ernesto aveva una rara capacità di dialogare con le persone e soprattutto con gli architetti . Quando Artemide era appena nata suonava alla porta degli studi dei protagonisti dell ’ epoca come Giò Ponti , poi in periodi successivi Vico Magistretti , Gae Aulenti , Michele De Lucchi e tanti altri . Penso che i rapporti ora siano simili ma non uguali . Coltivo , proprio come Gismondi che era colto e intraprendente , un dialogo costante con i progettisti , ma a differenza da allora , oggi , l ’ azienda è una realtà consolidata . È diverso dal presentarsi a Giò Ponti da giovane sconosciuto come lo era Gismondi ai tempi in cui fondò Artemide . Oggi noi dialoghiamo non solo con grandi architetti e studi di architettura , ma anche con singoli designer che si occupano di spazi , di luce e quindi di valori .
Qual è la sua visione sul futuro della luce ? In questi due anni di intensa mancanza di Ernesto , l ’ azienda ha portato avanti i suoi asset valoriali e , in primis , la cultura del progetto che non è solo la sua , ma anche la mia e di tutto il nostro team . Siamo una grande famiglia . La cultura del progetto è un valore per me irrinunciabile . Non fai impresa per fare finanza , fai impresa perché pensi di poter avere un risultato d ’ impresa migliorando il mondo .
Come vi siete incontrati ? È stato un classico “ colpo di fulmine ”? Si , assolutamente . Artemide sponsorizzava
Monica Moro è laureata in architettura al Politecnico di Milano con master in industrial design presso la Domus Academy . Ha collaborato con lo studio di architettura di Andrea Branzi . Ha insegnato e svolto attività di ricerca all ’ Università svedese LNU di Kalmar e al Politecnico di Milano nell ’ area design e patrimonio culturale / Monica Moro , degree in architecture at Politecnico di Milano and master ’ s degree in industrial design at Domus Academy . She collaborated with the architectural studio of Andrea Branzi . She has taught and carried out research at the Swedish University LNU of Kalmar and at the Politecnico di Milano in the area of design and cultural heritage
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