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Ph . Christophe Forey
¶ ASSOCIAZIONI

La luce attraverso il prisma dell ’ Union des Créateurs Lumière ( UCL )

di / by Antonio Palermo
Q Vivian : Clicks and Pics , Théâtre de Caen , 2020 Musica e regia di / Music and directed by Benjamin Dupé , luci di / lights by Christophe Forey ( UCL )
p Room with a view , Théâtre du Châtelet , 2020 Coreografia di / Choreography by ( LA ) Horde , musica di / music by Rone , luci di / lights by Eric Wurtz

Tradizionalmente venivano considerati “ uomini dell ’ ombra ”, perché lavoravano al buio e avevano bisogno dell ’ oscurità , in teatro , per fare le loro luci . Una volta , Giorgio Strehler li ha definiti “ i servitori dei bruti ” 1 , facendo riferimento agli elettricisti del Piccolo di Milano che manipolavano certi grossi proiettori ad arco voltaico d ’ origine cinematografica 2 . Oggi come ieri , sensibilità e competenze tecniche , così come pazienza , capacità d ’ osservazione e qualità d ’ ascolto , sono indispensabili per lavorare in teatro , con la luce . Chi illumina un soggetto drammatico sa bene di doversi adattare alle possibilità creative – ben ai limiti – imposte dalla scenografia e dalla regia , per poterle arricchire di nuove proposte e significati . Forse è anche questo il modo con cui certi professionisti sanno mettersi da parte – potremmo dire ... ancora in ombra ? – per offrire agli altri una luce giusta . Negli ultimi anni , la professione di lighting designer o créateur lumière si è molto specializzata , dimostrando inoltre una relativa inclusività , come sembrerebbe indicare la pubblicazione Penser la lumière 3 , libro tratto dalla lunga intervista con Dominique Bruguière , creatrice di luci per il teatro , l ’ opera e la danza e collaboratrice anche di Patrice Chéreau e Claude Régy , con la prefazione di Georges Banu . L ’ attuale presidente dell ’ Union des Créateurs Lumière ( UCL ) 4 , Eric Wurtz , rifiuta lo stereotipo relativo agli uomini dell ’ ombra : “ È necessario smarcarsi da questo preconcetto , poiché la nostra professione è da tempo impegnata , nel suo campo di competenze , associandosi e concentrandosi sulla trasmissione delle proprie conoscenze . Ne sono un esempio le molte iniziative come la realizzazione di interviste a personalità significative del mestiere , le convenzioni con i diversi centri di formazione – in particolare l ’ ENSATT o l ’ Université de Lille , che sta sviluppando un programma di ricerca sulla Lumière de Spectacle – e l ’ organizzazione di convegni sulle tematiche della luce in scena ”. Le parole di Eric Wurtz trovano conferma nella partecipazione dell ’ UCL alle iniziative promosse da altri enti , come nel caso delle Journées Techniques du Spectacle et de l ’ Evénement ( venticinquesima edizione , Parigi , 23 e 24 novembre 2021 ), dove era presente uno stand interamente dedicato all ’ illuminazione scenica . Talvolta il coinvolgimento dell ’ esperto delle luci è richiesto proprio dalle ditte costruttrici , ad esempio la Robert Juliat , già nelle fasi di concezione , sviluppo e test dei prodotti . L ’ UCL organizza inoltre alcune iniziative proprie : il prossimo convegno , aperto a un pubblico di esperti e non , proporrà una riflessione sulla sinergia tra la luce e la scenografia nel contesto della creazione contemporanea . “ Lumière et scénographie : passer au XXIe siècle ”, previsto originariamente in giugno 2021 e rimandato a causa della pandemia di Covid-19 , si svolgerà il 24 giugno 2022 all ’ ENSATT ( École Nationale Supérieure des Arts et Techniques du Théâtre ) di Lione . Tutti questi aspetti mostrano concretamente come la professione si sia sviluppata fino a diventare uno degli elementi chiave

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