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Ricordo di Eleonora Fiorani Presenza e pensiero

di / by Jacqueline Ceresoli

Eleonora Fiorani , 78 anni , saggista e curatrice di eventi d ’ arte , design e moda – memorabile la mostra a sua cura dedicata allo stilista statunitense Rick Owens , alla Triennale di Milano ( 2017 ) –, ci ha lasciato di recente . Vissuta nella sua amata Milano , epistemologa , laureata in filosofia ed ex allieva di Ludovico Geymonat , docente alla Scuola di Design del Politecnico di Milano , alla NABA , allo IED e per anni al Conservatorio di Milano , dove insegnava filosofia , è stata per diversi anni responsabile scientifica per il settore Moda della Triennale di Milano . Dal 2014 tra i collaboratori di questa rivista assieme ad Arturo dell ’ Acqua Bellavitis , con altri amici e studiosi come Alberto Pasetti , Laura Bellia , Maurizio Rossi e chi ne firma il ricordo su queste pagine . Dal sapere enciclopedico che spaziava dall ’ antropologia alla sociologia , dalla geografia alla etnobotanica e alla complessità della comunicazione , Fiorani è andata via in modo discreto , silenzioso , ma resta nel nostro ricordo . Non la dimenticheranno le folte schiere di studenti degli atenei e istituti dove ha insegnato per decenni , e così gli artisti e docenti che l ’ hanno conosciuta . Ognuno di loro conserverà un tratto del suo carattere “ unico ”, schietto e sincero .

Accanto a lei , l ’ uomo della sua vita , il marito poeta , scrittore e docente Francesco Leonetti , amico di Pier Paolo Pasolini e Roberto Roversi , con i quali partecipa negli anni ‘ 80 alla fondazione della rivista Officina e negli anni ‘ 90 alle riviste Alfabeta e Campo . Sono gli anni in cui si avvicina al mondo delle arti visive e inizia a scrivere saggi critici e recensioni . Donna poliedrica ed eccentrica anche nel modo di vestire , curiosa e attratta dalle avanguardie artistiche e politiche in genere , dalla musica sperimentale e dalle nuove tecnologie , si interessa al design democratico che è tale quando comunica una conoscenza , un pensiero condiviso con l ’ amico Enzo Mari . Fiorani ha trasformato la scrittura in uno strumento di indagine del presente e di “ autoprogettazione ” di un pensiero multiforme e poliedrico , nel segno dell ’ eclettismo interdisciplinare come possibile via di analisi della complessità contemporanea .
Fiorani viaggiava con la mente stando ferma , prima attraverso i libri ( per lo più di sociologia , antropologia , mitologia ), poi davanti allo schermo del suo computer , con internet ; una finestra sulle vie del sapere per dare corpo a saggi quali organismi viventi del suo pensiero carsico e in continua crescita . Gillo Dorfles , Arnaldo Pomodoro , Dadamaino , Gianni Sassi , Gino Di Maggio ( fondatore della Fondazione Mudima , sede milanese del movimento Fluxus ), Vanni Pasca , Lucio Altarelli , Antonio Caronia e molti altri pensatori , seppure a tratti , sono stati suoi compagni di un viaggio lungo i pendii della conoscenza votato alla volontà di riprogettazione della cultura-mondo che siamo e che viviamo . Eleonora Fiorani sembra aver vissuto nello spazio della scrittura come estensione di sé , presa dalla volontà di sistematizzare i significati mutevoli della rivoluzione tecnologica e in seguito della cultura digitale , dove reale e virtuale coesistono , alla ricerca di un ’ essenza della complessità del nostro tempo da indagare e non da temere .
La sua rigorosa scrittura , sintetica , chiara e fluente , consacrata alla necessità divulgativa di argomenti scientifici e alla perenne ricerca di qualità formale e di verifica del suo valore in rapporto alla contemporaneità , cela tra una parola e un ' altra una musicalità sottesa , basta saperla ascoltare . Ogni sua parola corrisponde a una nota musicale , le frasi intrecciate con cura scorrono sul foglio bianco seguendo un arcano senso ritmico armonioso , dove lo sconfinamento interdisciplinare si fa canto della sua indiscutibile libertà intellettuale . Per Fiorani la scrittura è parte del tutto in perenne mutazione , la parola è una forma-segno e sostanza di dedizione al lavoro di filosofa del sapere . Tra i sui numerosi libri , Friedrich Engels e il materialismo dialettico ( Feltrinelli , Milano 1971 ), Il naturale perduto ( Dedalo , Bari 1989 ), Domestico e selvaggio ( Franco Muzzio , Padova 1993 ); tra quelli pubblicati da Lupetti citiamo Il mondo senza qualità ( 1995 ), Il mondo degli oggetti ( 2001 ), La nuova condizione di vita ( 2003 ), Panorami del contemporaneo ( 2005 ), Grammatica della comunicazione ( 2006 ), Diversamente il Novecento ( 2007 ), Erranze e trasalimenti ( 2009 ), Geografie dell ’ abitare ( 2012 ), I mondi che siamo nel tempo delle ritornanze ( 2016 ). È una rivelazione il saggio Il sogno del giardino ( 2000 ), come elemento necessario per ristabilire l ’ antico accordo tra l ’ uomo e la natura . Giardino come forma dell ’ abitare , cultura materiale e simbolica , luogo della coesistenza , simbolo di rinascita , un pensiero che sta modificando la nostra cultura urbanistica e architettonica . L ’ ultimo libro , La matta di casa . Iconografie dell ’ immaginario ( 2020 ), è il suo testamento poetico , un ’ apologia della scienza dell ’ immaginario come unica forma di conoscenza possibile . Il segreto del progresso è l ’ immaginazione . Siamo i soli sulla terra capaci di parlare di cose che inventiamo , perché senza fantasia nessuna scienza configura nuove prospettive di un futuro possibile . E quando l ’ immaginario individuale coincide con quello collettivo , il palpito del nuovo fa rumore e l ’ utopia del futuro è oggettivamente presente .
“ Il design è diventato di lì a poco il mio mondo di riferimento e il nodo cruciale per mettere insieme i pezzi delle vite che stavo vivendo e a darmi le chiavi di lettura della società contemporanea ”
Eleonora Fiorani
“ Before long , design became my world of reference and the key point where I could put together the pieces of the lives I was living , giving me the keys to understanding of contemporary society ”
Eleonora Fiorani
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