¶ AIDI
AIDI accende la creatività per una luce più smart e più green
di Mariella Di Rao
Aziende dell ’ illuminazione , esperti dell ’ innovazione e del capital venture , giornalisti e incubatori insieme , solo virtualmente , hanno premiato i vincitori del concorso Start Up / Light Up , promosso e organizzato da AIDI in collaborazione con Talent Garden . Il contest è stato lanciato lo scorso anno dall ’ Associazione con lo scopo principale di far emergere le idee più innovative nell ’ ambito delle smart lighting solutions in tre sezioni tematiche : “ Illuminazione intelligente per la città del futuro ”; “ Illuminazione intelligente per la sostenibilità ambientale e l ’ impresa sociale ”; “ Smart Home , Smart Building ”. “ Big data , intelligenza artificiale e Internet of Things ( IoT ) sono la leva per gestire in modo innovativo traffico , rifiuti , illuminazione , ambiente . Tutti i progetti che sono stati premiati – spiega Gian Paolo Roscio , Presidente di AIDI – sono innovativi ed esprimono bene il ruolo sempre più importante della luce nel valorizzare e rendere più vivibile il territorio e l ’ ambiente , sia domestico che sociale . Oggi , infatti , l ’ illuminazione è protagonista di una rivoluzione tecnologica e culturale senza precedenti e noi come associazione culturale dobbiamo saper cogliere i cambiamenti legati all ’ innovazione e all ’ uso di nuove tecnologie ”. Sono tutti giovani i vincitori del contest . Curriculum diversi ma stessa voglia di sperimentare con una grande sensibilità per l ’ ambiente e una visione dell ’ illuminazione sempre più smart e green . Guapa è una lampada a forma di avocado che , grazie al suo sistema idroponico , è in grado di divenire un germogliatore indoor . All ’ interno è collocata una pianta e , avvalendosi di sistemi tecnologici di controllo per il monitoraggio del suo stato di salute , ne consente la vita e la crescita . Per quanto riguarda l ’ illuminazione , dentro l ’ oggetto è collocato un impianto Led RGB con uno spettro di luce compreso tra i 4.000 K e i 6.500 K , che attraverso un pratico sistema di coltura idroponico automatizzato riduce drasticamente il consumo di acqua , oltre a rilevare dati relativi all ’ ambiente nel quale si trova . Così , Guapa non è solo un elemento di arredo smart interconnesso con i dispositivi IoT capace di prendersi cura di una pianta , ma è molto di più . Infatti , dietro a un comune avocado , frutto ormai onnipresente sui banchi dei
Photo © Giulio Crosara nostri supermercati , c ’ è una storia che invita a riflettere . Denise Franzè , architetto e designer ideatrice del progetto e cofondatrice della startup Spongedsign , ci spiega i motivi della scelta . “ La coltivazione dell ’ avocado ha un impatto ambientale devastante per i territori del sud America , a causa dell ’ incredibile consumo di acqua ( sono necessari quasi 300 litri di acqua per coltivare 3 avocado ). Oggi gli sviluppi nel campo della tecnologia permettono a tutti di dare un piccolo contributo , ad esempio riducendo i consumi di acqua ed energia in modo intelligente . Così , Guapa è la nostra visione di come il mondo possa migliorare quando conoscenza , consapevolezza , sensibilità e sostenibilità si incontrano per permettere a ognuno di fare la propria parte ”. L ’ illuminazione da fonti rinnovabili per uso sia pubblico che privato è , invece , la sfida proposta dal progetto Creon ideato da Federico Merz , laureando in Biotecnologie all ’ Università di Trento che ha applicato all ’ illuminazione una tecnologia innovativa che permette la produzione di energia elettrica attraverso il metabolismo dei batteri che vivono nel terreno . Creon ha sviluppato un sistema di produzione di energia pulita e rinnovabile basato sulla tecnologia delle celle a combustibile microbiologiche ( MFCs ), in grado di generare corrente sfruttando i microrganismi che vivono nel proprio giardino , nell ’ orto , in un parco pubblico o in un ’ aiuola di una strada . Ci spiega Federico Merz che “ una MFC è composta essenzialmente da due elettrodi , uno posto sulla superficie del terreno e l ’ altro sottoterra . Quest ’ ultimo ha il compito di raccogliere l ’ energia prodotta dai batteri che , durante tutto il loro ciclo vitale , si nutrono delle molecole organiche che trovano nell ’ ambiente . A livello biochimico , queste molecole vengono spezzettate in altre sempre più piccole e ciò comporta un rilascio di energia sotto forma di elettroni . Alcuni di questi elettroni si disperdono nell ’ ambiente , e sono proprio questi che la MFC mette in moto in un circuito generando corrente elettrica continua , senza produrre scarti di nessun tipo ( gas o inquinanti ). È quindi un metodo pulito e sostenibile , ed è il primo sistema che sfrutta una fonte biologica per produrre elettricità ”. Per Simone Massinelli , lighting designer e ideatore di Polytube , il concorso è stata l ’ occasione che l ’ ha aiutato a sviluppare la sua idea di città del futuro . “ Da tempo stavo riflettendo sugli aspetti emozionali della luce e su come essa potesse influire sul benessere delle persone e , allo stesso tempo , essere utile per scopi di marketing . Così , quando ho saputo del concorso Start Up / Light Up ho cercato di pensare fuori dagli schemi , per poter creare un qualcosa di nuovo , mai visto , una cosa che sia degna di partecipare a quello che chiamiamo futuro ”.
A sinistra / On the left Gian Paolo Roscio , presidente di / president of AIDI
A destra / On the Right Creon di Federico Merz , un sistema di produzione di energia pulita e rinnovabile basato sulla tecnologia delle celle a combustibile microbiologiche ( MFCs ) / Creon by Federico Merz , a clean and renewable energy production system based on microbiological fuel cell technology ( MFCs )
14 LUCE 335 / AIDI