Virginia Woolf nel 1902 , fotografia di George Charles Beresford / Virginia Woolf in 1902 , photo by George Charles Beresford
Con l ’ omaggio a Virginia Woolf si conclude questo lungo e intenso racconto di Empio Malara sulla luce nella grande letteratura europea e mondiale . Un viaggio molto innovativo , quasi sorprendente per le storiche pagine di questa rivista fondata da AIDI nel 1962 , nato da un incontro e lunga conversazione con l ’ Autore , architetto e urbanista , e caro amico , nel lontano 2016 . Empio Malara ha indagato per LUCE la più grande narrativa , anno dopo anno , con uno sguardo più letterario che scientifico , per informare i nostri lettori sulle origini descrittive e poetiche della luce , là dove , nei grandi romanzi e nella grande poesia , è protagonista tra altri immensi protagonisti .
¶ EPIFANIE DI LUCE
di Virginia Woolf
di Empio Malara
Considerato un ’ opera letteraria tra le più
importanti del Novecento , per il linguaggio sperimentale adottato in età matura da Virginia Adelina Woolf ( 1882 – 1941 ), il romanzo Al faro è un vero e proprio inno alla luce , alla luce come fecondatrice della vita . Una luce , quella del Faro Godrevy di St . Ives in Cornovaglia , “ a tratti regolari , prima due tempi veloci , poi uno lento ”, che illumina la memoria del luogo dove Virginia Woolf trascorse la sua infanzia insieme ai genitori , ponendo il faro , la luce del faro , al centro del romanzo e dei ricordi delle lunghe estati “ mentre il giorno finiva ”. Il racconto ha come protagonisti la madre ( la signora Ramsay ), attratta dal faro , il padre ( il signor Ramsay ), respinto dal faro , e la donna artista ( la vergine Lily ), che grazie alla luce del faro rivelerà , in forma autobiografica , il significato dell ’ ombra , del vuoto di luce , di ciò che le è mancato . Fin dall ’ inizio del romanzo il lettore viene attratto dalla questione se raggiungere o meno il faro : “ Sì , certamente , se domani è bello ”, è la prima frase del libro . Tuttavia , non è questo il tema del racconto . Il tema vero è il faro in quanto luce che accende l ’ interesse e la fantasia della protagonista , la madre dell ’ autrice , perché è lei stessa la luce . E se “ la luce è la sua essenza – nota Nadia
Fusini , traduttrice del libro –, lei a sua volta pensa che la luce sia l ’ essenza della vita ”. Immersa nel silenzio , Virginia Woolf dimostra una sensibilità decisamente femminile , e la sua scrittura , estinzione della personalità , supera il reale affidandosi alla conversazione , a quel qualcosa che è oltre il linguaggio : “ Io desostanzio apposta , in un certo senso , perché – sostiene Virginia Woolf – non mi fido della realtà ”. La vita sarebbe quindi solo un andare indietro nella memoria , riandare al faro , alla madre e al padre che non ci sono più ? Mancare , morire , non è un nascondersi . La vita a la morte , tratteggiate dalla luce e dall ’ ombra del faro , sono la struttura stessa dell ’ esistenza su cui veglia in funzione protettiva la sua luce , la luce del faro . È il vuoto tra una luce e l ’ altra che Virginia Woolf elogia nel romanzo , è il canto della nostalgia all ’ ombra della memoria . È questa l ’ arte che Lily ( e l ’ autrice ) vuole esprimere , sacrificando la memoria , dando ad essa l ’ emozione della verità , una visione luminosa . La vita vale più della memoria . Virginia Woolf l ’ enuncia , terminato il libro , scrivendo nel suo diario , il 28 novembre del 1928 : “ Compleanno di papà . Avrebbe compiuto 96 anni oggi […]; ma grazie a Dio non c ’ è arrivato . La sua vita avrebbe del tutto distrutta la mia ”.
15 – Per “ Epifanie di Luce ” sono usciti finora su LUCE i racconti di Empio Malara : “ Alessandro Manzoni , artefice della luce ” ( n . 317 , settembre 2016 ); “ Herman Melville . La luce invita al viaggio ” ( n . 321 , settembre 2017 ); “ La luce e il buio nel ritratto di James Joyce da giovane ” ( n . 322 , dicembre 2017 ); “ Lampi e luci in Addio alle armi di Hemingway ” ( n . 323 , marzo 2018 ); “ Il sole artificiale nel romanzo La Montagna Incantata di Thomas Mann ” ( n . 324 , giugno 2018 ); “ La luce irriverente e irrazionale in alcuni testi di Carlo Emilio Gadda ” ( n . 325 , settembre 2018 ); “ Le luci rivelatrici di Philip Roth in Pastorale Americana ” ( n . 326 , dicembre 2018 ); “ Le finestre illuminate di Marcel Proust nel romanzo Un amore di Swann ” ( n . 327 , marzo 2019 ); " Leonardo da Vinci in Luce " ( n . 328 , giugno 2019 ); " Il sottosuolo buio di Fëdor Dostoevskij illuminato da Alberto Moravia " ( n . 329 , settembre 2019 ); " Le voci – e le luci – della sera di Natalia Ginzburg " ( n . 330 , dicembre 2019 ) ; " Il deserto di luce in Emily Dickinson " ( n . 331 , marzo 2020 ); “ L ' ultima ombra di Jorge Luis Borges ” ( n . 332 , giugno 2020 ); “ Le Borgate romane , un mondo sotto la luce di Pier Paolo Pasolini ” ( n . 333 , settembre 2020 ); " L ' elegia alla luce di Virginia Woolf " ( n . 334 , dicembre 2020 ).
18 LUCE 334 / EPIFANIE DI LUCE