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Una nuova luce per la Città dell'Aquila LE AZIENDE INFORMANO Erano le 3.32 del 6 aprile 2009 quando uno dei più devastanti eventi sismici che abbiano interessato il nostro Paese nella sua storia più recente ha colpito la Città dell’Aquila ed i centri abitati del territorio circostante, radendo impietosamente al suolo case, monumenti, edifici storici, università. Il bilancio finale fu pari ad un bollettino di guerra: centinaia di morti, migliaia di feriti e di sfollati, un patrimonio storico ed artistico tra i più prestigiosi di tutta Italia sfigurato per sempre. A più di undici anni dalla tragedia, dopo una fase di ricostruzione lunga e complessa, L’Aquila sta gradualmente ritrovando la propria identità. Tuttavia, com’è naturale che sia, in molti dei quartieri rinati dalle macerie, per molto tempo è ancora mancato quel quid in più capace di dare davvero la percezione di una città che, a dispetto del passato, è pronta a riproiettarsi verso il futuro. L’obiettivo di creare una città più smart, sicura, sostenibile, che si riconosca nella propria tradizione urbanistica e la valorizzi, è stato il comune denominatore degli interventi effettuati da Citelum a L’Aquila da quando ne ha preso in carico la gestione della pubblica illuminazione. La riprogettazione degli impianti a seguito del nuovo assetto urbanistico e la sostituzione della preesistente illuminazione a vapori di mercurio con apparecchiature di ultimissima generazione non hanno certamente esaurito la portata ed il significato del progetto di riqualificazione illuminotecnica ed energetica del capoluogo abruzzese. Fin dal principio, il progetto stesso è stato pensato e sviluppato in un’ottica ben più estesa: quella di valorizzare e restituire alla popolazione, che tornava a vivere la città, i punti nevralgici di accesso ed aggregazione sociale della città stessa, attraverso la luce. Uno spirito progettuale che ha innanzitutto ispirato il rinnovo dell’illuminazione di alcuni tra i siti architettonici cittadini più rappresentativi, come la piazza della Fontana Luminosa: l’intervento ha previsto la sostituzione della preesistente illuminazione artistica della Fontana con un sistema progettato a tre livelli che, attraverso l’utilizzo di 73 proiettori ad immersione RGB e un pannello di controllo per la declinazione dei diversi scenari luminosi, garantisce la giusta luce del monumento dalle diverse angolazioni. Lo spirito del progetto di pubblica illuminazione dell’Aquila ha però trovato la sua espressione più compiuta negli interventi di efficientamento energetico realizzati sugli impianti delle aree cittadine di Piazza Palazzo e Piazza IX Martiri. Tali interventi, diretti alla progettazione luminosa della aree rivitalizzate, hanno previsto, oltre ad un accurato lavoro di restauro degli elementi di arredo urbano già presenti, ma gravemente danneggiati dal sisma, la messa a punto di un innovativo sistema di dimmerazione della luce artificiale, denominato da Citelum Light4Life: si tratta di un impianto progettato per creare le condizioni di una perfetta sincronia tra l’ambiente urbano ed i ritmi vitali di persone ed animali, attraverso la modulazione della temperatura di colore e dell’intensità del flusso luminoso in conformità al ciclo naturale di sonno - veglia (da toni più freddi e più prossimi alla luce solare nelle prime ore di funzionamento dell’impianto, fino ad arrivare a colori caldi e meno intensi in piena notte). Light4Life è il primo sistema di questo genere mai realizzato in Italia, che ha potuto trovare applicazione grazie all’impiego della più avanzata tecnologia LED (la tecnologia “Kruithof white LED engine”, messa a disposizione da NERI). Un sistema in grado di garantire, a fronte del massimo comfort visivo e della migliore resa cromatica dell’illuminazione, una maggiore sostenibilità ambientale ed una considerevole riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi, con tutto ciò che ne consegue in termini di contenimento della spesa pubblica e di benefici per la salute dei cittadini: a seguito delle innovazioni apportate agli impianti di Piazza Palazzo e Piazza IX Martiri, l’Amministrazione Comunale dell’Aquila ha infatti potuto certificare oltre il 46% di risparmio energetico, con un’equivalente riduzione delle emissioni di CO 2 in atmosfera pari a 2,5 tCO 2 (corrispondenti a 5,44 MWh) l’anno. L’esperienza di Citelum a L’Aquila è stata estremamente significativa sotto il profilo della nostra vision, per la quale l’innovazione tecnologica è da considerarsi uno strumento piuttosto che un fine: uno strumento attraverso il quale le Città possano valorizzare i propri asset, rispondendo in maniera efficace alle sfide connesse alla crescente urbanizzazione, alla conseguente evoluzione degli stili di vita, alla necessità di coniugare tradizione e rinnovamento. Nel caso dell’Aquila c’è stato però un fattore in più: l’orgoglio di aver contribuito, per una piccola parte, alla rinascita di una delle perle d’Italia, una Città che nel trauma del terremoto del 2009 ha saputo trovare un nuovo punto di partenza ed un’opportunità di miglioramento. L'illuminazione della Fontana Luminosa a L'Aquila: grazie alla declinazione dei diversi scenari luminosi realizzabili, la Fontana diventa protagonista e testimone, con i suoi colori, dell’identità della città e della sua adesione ai vari eventi istituzionali che si alternano durante l’anno / The lighting of the Luminous Fountain in L'Aquila: thanks to the different lighting scenarios that can be created, the Fountain becomes a protagonist and witness, with its colours, of the identity of the city and of its participation in the various institutional events that take place throughout the year 18 LUCE 332