L'integrazione tra
vecchio e nuovo è
stata enfatizzata con
la posa di stripLED
a luce calda,
integrate nelle parti
di connessione tra gli
elementi di facciata
in corrispondenza
degli sfondati / The
integration between
the old and new
portions of the facade
has been emphasized
with the installation of
warm light stripLEDs,
integrated into the
connection parts
between the facade
elements, in
correspondence with
the recesses
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LUCE 331 / PROGETTARE LA LUCE
aperture ed interrompono la continuità della
facciata nelle zone di ingresso e di maggior
trasparenza dell'involucro.
L'integrazione tra vecchio e nuovo, caratterizzati
rispettivamente dalle lastre rigate che
rimandano alla finitura in klinker della facciata
precedente, risalente agli anni '60, e dalle lastre
lisce sulle porzioni di facciata più avanzate,
è stata enfatizzata con la posa di stripLED
a luce calda.
Attraverso un attento studio dei dettagli
esecutivi e costruttivi si sono integrate le
stripLED nelle parti di connessione tra elementi
di facciata, in corrispondenza degli sfondati
rivestiti da lastre materiche rigate, in modo
che sia visibile soltanto la luce emessa e non
il corpo illuminante.
Sono stati utilizzati due tipi di corpi illuminanti
diversi dell'azienda Atena Luce, in funzione
delle diverse porzioni di facciata da illuminare.
Per gli sfondati in corrispondenza dei
sottofinestra, così come per i fori finestra,
sono state utilizzate delle stripLED HL-STRIP-9.6,
con un flusso luminoso di 1.321 lumen e una
temperatura di colore di 3.000 gradi Kelvin.
Per gli sfondati a tutt'altezza e le entrate
principali sono stati invece utilizzati prodotti
di potenza maggiore, in particolare delle stripLED
LS5116-WW STRIP LED HL, con un flusso luminoso
di 2.835 lumen e una temperatura di colore
di 3.000 gradi kelvin.
L'effetto notturno è un sistema di illuminazione
a "wall washer": amplifica l'effetto volumetrico
delle porzioni di facciata lisce ed evidenzia
le differenze tra le due tipologie di rivestimento,
sottolineando con tratti luminosi la scansione
geometrica della nuova facciata e la sua nuova
unitarietà.
architettonica a tutti i corpi edilizi che
si affacciano sui due corsi.
La scelta dei materiali impiegati è stata fatta
per coniugare gli obiettivi energetici con quelli
architettonici e compositivi – un disegno
geometrico unitario tra fronti aventi
caratteristiche dimensionali e di alternanza
tra superfici opache e trasparenti diverse –
e con quelli tecnologici – alta durabilità e ridotte
esigenze di manutenzione, ecologicità dei
materiali.
Il sistema di isolamento a cappotto esterno
è stato preferito ad altre strategie in quanto
è in grado sia di diminuire il valore di
trasmittanza centrale delle pareti, che passa da
1,10 W/m 2 K nella configurazione iniziale a 0,25 W/
m 2 K, sia, allo stesso tempo, di correggere i ponti
termici. Il miglioramento della prestazione
termica si ottiene mediante la posa di uno strato
di materiale isolante (pannelli in poliuretano
espanso di spessori diversi a seconda dei punti
specifici), protetto da un'intercapedine di aria
ventilata che lo separa dalle lastre di finitura
montate su apposita sottostruttura.
I risparmi attesi da questo intervento sono
stimati nell'ordine del 70% per le dispersioni
termiche e del 26% per l'energia primaria,
corrispondenti a oltre 57.400 kWh all'anno,
che consentono una diminuzione di emissioni
di CO 2 di quasi 5 tonnellate.
L'illuminazione della facciata, ottenuta attraverso
l'impiego di 110 metri lineari di stripLED, è stata
concepita per enfatizzare gli elementi fondanti
il concept architettonico: l'alternanza di superfici
su piani diversi, rivestiti con lo stesso materiale,
che presenta, nell'unità generale, una maggiore
matericità per i piani in sfondato, che
sottolineano la distribuzione geometrica delle