vanno colte efficacemente con un approccio
sistemico sia gestionale che di filiera, e con un
modello di controllo uniforme dell’infrastruttura
e del servizio.
Alcuni ottimi esempi applicativi hanno portato
a ottenere abbattimenti dell’energia consumata
e, contemporaneamente, una riduzione dei costi
della rete infrastrutturale, in quanto condivisa
da applicazioni diverse, impossibili con approcci
parziali. Il risparmio energetico è stato ottenuto
grazie allo sviluppo di processi per
l’ottimizzazione della fornitura energetica,
commisurata dinamicamente alla richiesta,
integrati da metodi di rilevazione e
modellizzazione dell’utenza. In più, si è
sviluppata una struttura di sensori che “misura”
la richiesta di energia in tempo reale, una rete
di trasporto dei dati e un insieme di sistemi
intelligenti in grado di ottimizzare la fornitura,
colloquiare con i sistemi di regolazione ed
interagire con gli utenti.
Non si tratta solo di riqualificazione energetica
degli impianti esistenti di I.P. con la sostituzione
di sorgenti luminose o di apparecchi di
illuminazione con altri più efficienti o retrofitting
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LUCE 330 / SPECIALE ILLUMINAZIONE DEI CENTRI URBANI
a Led. Si tratta anche di applicare una sorta
di “intelligenza” diffusa, installando regolatori
di flusso e/o stabilizzatori di tensione, sistemi
di telecontrollo, telecomando o telegestione
degli impianti stessi.
La gestione di altri servizi pubblici (gas, acqua,
teleriscaldamento, ecc.), per i quali il rilascio
dell’affidamento è attribuito agli Enti Locali,
segue già da tempo una logica di progressivo
allineamento dei livelli delle prestazioni tecniche
e qualitative a standard prefissati. Utilitalia
vuole contribuire alla crescita del comparto
I.P. identificando indirizzi omogenei, di qualità,
che il servizio deve offrire, con un percorso
trasparente e partecipato. Riteniamo questi
possano costituire un ausilio per gli Enti
concedenti nelle specifiche dei contratti di
servizio e un riferimento che potrà agevolare
i Gestori nelle proposte di gara.
Varie sono le istituzioni che sono in grado
di raccogliere una delega legislativa per la
definizione di un assetto evoluto del settore.
Ciò che sarebbe auspicabile per il comparto è il
rapido avvio di un programma di trasformazione
del servizio, visto come un valore aggiunto per
la Comunità e non solo come un costo.
E in tema di opportunità, vogliamo anche porre
l’attenzione sul rapporto tra l’illuminazione
pubblica e le innovazioni tecnologiche che
possono essere attivate sfruttando
sinergicamente le infrastrutture esistenti.
Riteniamo che questo aspetto sia
complementare all’esclusivo efficientamento
energetico degli impianti I.P.
I piani di ammodernamento della I.P. possono
essere un’occasione unica e irripetibile per
mettere a punto un cluster di tecnologie e di
applicazioni per aumentare l’interconnessione
tra reti e servizi. Attraverso lo sviluppo di “servizi
innovativi multifunzionali”: dalla gestione
ottimale dei consumi energetici e della rete
locale, al controllo degli impatti ambientali;
dagli aspetti legati alla mobilità, all’accesso
ai beni culturali e al turismo culturale; dalla
crescita educativa alla partecipazione sociale
in termini di inclusione, integrazione,
partecipazione alla governance efficiente. In
Italia esistono meritevoli esperienze, separate
nei vari settori citati, ma non esiste un Progetto
nazionale che miri allo sviluppo di una
piattaforma integrata, un Sistema comune che
sia capace di condividere le informazioni della
sensoristica diffusa, che possono essere raccolte
tramite le infrastrutture della illuminazione
pubblica e utilizzate in modo trasversale secondo
un approccio adattivo.
Le Utilities, nell’ambito di un ampio programma
di ricerca, stanno sviluppando una serie
di tecnologie e metodologie che permetteranno
di utilizzare il sistema di I.P. come struttura
portante di una rete di sensori, di sistemi
di comunicazione e di applicazioni intelligenti,
con il preciso scopo di rendere più efficiente,
dal punto di vista energetico e funzionale,
la gestione di reti urbane connesse a servizi
energetici pubblici e dei servizi alla cittadinanza.
In questo modo, la rete I.P. assume una valenza
non solo sociale. L’integrazione di informazioni
provenienti da apparati di varia natura in
un’unica Piattaforma informativa permetterebbe
di creare una base dati condivisa in tempo reale.
Non appare utopistico ipotizzare protocolli
standard e specifiche tecniche di interoperabilità
che consentano al Gestore una costante
progressiva implementazione dei servizi gestiti,
a garanzia della autonomia decisionale degli
Enti locali in termini di governo dell’offerta. Il
tutto sfruttando i canali di trasmissione adeguati
e che le stesse infrastrutture IP potrebbero
ospitare – WIFI, VDS, concentratori radio per reti
RF LoRaWAN o 169 WMBus, ecc., fibra ottica, 4,5 o
5G, ecc., e il mondo della sensoristica IoT.
In Italia disponiamo di una struttura tecnica
valida e indipendente quale l’Agenzia per
l’Italia Digitale (AGID), che già sviluppa soluzioni
e applicazioni in campo informatico per la
pubblica amministrazione e i cittadini. Un forte
mandato a AGID per perseguire un indirizzo
di sviluppo agevolerebbe molte P.A. locali
ad adottare soluzioni di intervento sulla
Illuminazione Pubblica future proof. Queste
sarebbero gestite con governance adeguate
ed evolute, attivando un circolo virtuoso di
investimenti e innovazione a beneficio dei
cittadini. Questo è il mondo che noi di Utilitalia
vediamo per il comparto della Illuminazione
Pubblica, e questo è l’impegno che assumiamo
nei confronti di tutti gli attori interessati.