Venerdì 17 gennaio 2020 | LO SPORT cremonese | 9
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Collaborazione
tra il vivaio
grigiorosso
e la Cattolica
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Coinvolti
tecnici
atleti
e famiglie
Trattandosi di sport ad alto li-
vello, le potenzialità non devono
essere in nessun modo disperse.
Quando parliamo dell’importanza
di formare gli allenatori, pensia-
mo ad essi come a delle figure di
sintesi, che si vanno a posiziona-
re proprio tra i ragazzi, i genitori
e i referenti della società e quindi
devono convogliare le aspettative
di tutti”.
Presentata la partnership con l’ateneo attiva dall’inizio della stagione
Formare i talenti:
la Cremo si allea
con l’Università
di Daniela Fioni
A
llenare anche la testa e
non solo il fisico, per po-
ter sviluppare una men-
talità che vada ben oltre
il campo da gioco: con queste
finalità la società grigiorossa ha
scelto di aderire e sviluppare il
progetto dal titolo “Per un settore
giovanile che sviluppi una cultu-
ra di gestione condivisa/integra-
ta dei talenti”.
Il percorso formativo, ideato
dall’Alta Scuola di Psicologia Ago-
stino Gemelli (ASAG) e dall’Area
Psicologia dello Sport dell’Uni-
versità Cattolica del Sacro Cuo-
re, adottato dalla Cremonese, è
stato affidato per il suo sviluppo
alla professoressa Caterina Goz-
zoli, specializzata in Psicologia
del conflitto e della convivenza
PROGETTO
Le linee guida
del percorso
- Incontri con i dirigenti del club
per condividere le nuove linee di
azione intraprese dal settore gio-
vanile
- Coordinamento con i responsa-
bili del settore giovanile e identi-
ficazione di momenti di verifica
sull’andamento delle azioni
- Momenti di formazione per gli
allenatori, incentrati sulle compe-
tenze relazionali di queste figure
professionali
- Sensibilizzazione per le famiglie
- Attivazione di progetti sociali ed
educativi
- Sviluppo di un piano di comuni-
cazione
socio-organizzativa e direttri-
ce dell’ASAG, oltre che direttore
scientifico del master in “Sport
e intervento psico-sociale” della
Cattolica. Collaborano con la pro-
fessoressa Gozzoli anche Chiara
D’Angelo e Edgardo Zanoli.
Il progetto che coinvolge allenato-
ri, istruttori e calciatori del vivaio
grigiorosso è stato presentato nel
corso della conferenza stampa
introdotta dal direttore generale
Paolo Armenia.
“Vogliamo e dobbiamo crescere
a 360 gradi – ha spiegato Arme-
nia nel corso del suo intervento
-. Crediamo nel settore giovanile,
nei valori che esso può esprime-
re per il futuro della società. Per
questa ragione le persone che la-
vorano all’interno di esso devono
essere adeguatamente formate
In alto, i tecnici del settore giovanile
Sopra la professoressa Gozzoli
e tenute in continuo aggiorna-
mento anche su contenuti non
prettamente tecnici. È in questa
ottica che riteniamo indispensa-
bile e funzionale al salto di qua-
lità la collaborazione con l’Uni-
versità Cattolica che permetterà
di garantire l’acquisizione di no-
zioni strategiche a tutto lo staff e
di trasferirle poi attraverso una
corretta comunicazione ai no-
stri ragazzi e alle loro famiglie”.
I contatti con l’Università Cattoli-
ca sono stati avviati oltre un anno
fa mentre nel mese di settembre
ha preso il via la fase operativa.
“Ritengo - ha spiegato la profes-
soressa Gozzoli - questa colla-
borazione utile ad entrambe le
realtà, un modo che ci permette
di imparare reciprocamente, met-
tendo al centro dell’attenzione gli
adulti che lavorano con i ragazzi.
“Abbiamo delle responsabilità
oggettive e professionali nei con-
fronti delle famiglie - ha afferma-
to il responsabile del Settore Gio-
vanile Giovanni Bonavita -: i ge-
nitori ci affidano i loro figli e noi
dobbiamo garantire loro la mas-
sima professionalità. L’adesione
a questo progetto vuole autenti-
care ancora di più questo nostro
approccio”.
L’attività parte dallo sviluppo
della consapevolezza, oltre che
dallo spirito di gruppo e appar-
tenenza, all’interno del vivaio.
Un percorso che si basa su in-
terventi calendarizzati una volta
ogni tre settimane: “Si tratta di
una proposta dialogica e parteci-
pata tra la società e l’università –
ha detto Gozzoli – dove tutti devo-
no avere la consapevolezza di far
parte di un’unica organizzazione”.
Accanto ai momenti tenuti in
aula, seguiranno verifiche sul
campo e colloqui collettivi e in-
dividuali. L’obiettivo della Cre-
monese, come dimostra anche
quest’ultima iniziativa, si basa
sulla volontà di trasmettere una
cultura della formazione conti-
nua come occasione di costante
miglioramento per i giovani ta-
lenti del vivaio.