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Venerdì 29 novembre 2019 | LO SPORT cremonese | 5 INTERVISTA Samuel Gustafson un regista svedese per la Cremo Il centrocampista non ha dubbi: “Questo gruppo mi piace un sacco” di Daniela Fioni A Benevento è andata così così. Il vero esordio con la maglia della Cre- mo considero sia quello davanti al pubblico dello Zini, contro la Salernitana: il risulta- to è stato anche più bello. Sa- muel Gustafson è deciso e, con un italiano perfetto, racconta le sue emozioni la prima volta che è sceso sul prato dello stadio di Via Persico 19. Lo svedese, arri- vato sul filo del rasoio durante la chiusura del mercato estivo, ha dovuto attendere qualche setti- mana prima del debutto con la Cremonese perché alle prese con un infortunio: “Non ho fatto il ritiro insieme al gruppo e ne ho un po’ risentito. Questa attesa mi ha fatto soffrire, ma adesso sono pronto e carico a dare il tutto per tutto”. Nato a Mölndal, cittadina alle porte di Göteborg, Samuel è cre- sciuto in una famiglia di sportivi: “Mamma Lola giocava a pallama- no mentre papà Patrick è stato, per me e i miei fratelli, il nostro primo allenatore oltre che, da gio- vane, ha anche avuto una discre- ta carriera da calciatore”. Già, perché Samuel non è l’unico in famiglia a tirare calci al pallone: “Mio fratello minore, Elias, classe 1997, gioca nella serie B svedese mentre il mio gemello, Simon, è tesserato nell’Utrecht, in Olan- da”. Una famiglia che ha fatto dello sport un vero e proprio stile di vita: “Nonostante la distanza, appena possono i nostri genitori partono per venire a trovarci: con Simon è più facile a livello logi- stico, ma sono già venuti diverse volte anche in Italia”. Ma, in Svezia, lo sport nazional- popolare è un altro: “Fino a quin- dici anni, con mio fratello prati- cavamo anche l’hockey su ghiac- cio e lo sci. Ma il calcio nel nostro cuore è sempre stato al primo po- sto e il fisico era anche più adatto In alto Gustafson con Coda, a destra il centrocampista porta palla per quello”. I gemelli Gustafson sono cresciuti calcisticamente nel settore giovanile del Bollklubben Häcken: “Abbiamo sempre con- diviso le stesse passioni: i primi due anni abbiamo giocato molte partite insieme. Il terzo anno Si- mon è partito per l’Olanda e, sen- za lui, abbiamo vinto la Svenska Cupen, la Coppa di Svezia! (ride, ndr). Scherzo, però quando sei abituato a condividere la tua vita con una persona, quando que- sta poi si allontana è inevitabile che manchi”. L’avventura di Sa- muel, però, doveva ancora avere inizio: “Nell’estate del 2016 sono arrivato in Italia, a Torino: per me si trattava della prima esperien- za lontano da casa, da solo, do- vevo affrontare un’altra cultura, un altro paese, a cui andava ad aggiungersi la difficoltà della lin- gua che, per me, era totalmente sconosciuta. Ma il livello del cal- cio era nettamente più alto e no- nostante le difficoltà linguistiche, soprattutto per quanto riguarda le spiegazioni tattiche, ho sempre cercato di capire e di farmi capi- re”. Dall’altra parte, l’allenatore è Siniša Mihajlovic: “Con i gra- nata ho trascorso una stagione e mezza importantissime per la mia crescita: se guardo indietro mi vedo molto più maturo, so- prattutto come persona”. Anche a Perugia, nel periodo successi- vo, Gustafson riesce a ritagliarsi il suo spazio in campo: “Quando sono arrivato la squadra si trova- va nella parte bassa della classifi- ca. In pochi mesi siamo riusciti a raggiungere i playoff, peccato poi l’eliminazione al primo turno”. Lo scorso anno, a Verona - spon- da Hellas - Samuel conquista la A: “Giocavo il calcio che piace a me, soprattutto quando vengo impiegato come mezzala bassa. Poi avevamo un bel gruppo e ho legato particolarmente con Liam Henderson e con Jure Balkovec: abitavamo a Peschiera e anche le nostre fidanzate hanno fatto ami- cizia. Eravamo il gruppetto degli stranieri: uno svedese, uno scoz- zese e uno sloveno”. A Cremo- na, Gustafson ha ritrovato gli ex compagni Antonio Caracciolo e Matteo Bianchetti: “Mi piace que- sto gruppo e per me la partita con la Salernitana ha avuto un signi- ficato importante: adesso serve tenere acceso lo stesso entusia- smo di quella gara e affrontare, tutti insieme, le prossime gare”. GRANDANGOLO LE HIT DI SAMUEL A RITMO DI MUSICA “Scandisco la mia giornata a ritmo di musica: mi piace molto e ascolto diversi generi. I miei autori preferiti? Swedish House Mafia, Avicii e Zara Larsson, naturalmente sono tutti di origi- ni svedese” SPORT A 360 GRADI “Fin da piccolo, anche grazie alla mia famiglia, sono sempre cresciuto facendo sport. Calcio, ma anche hockey su ghiaccio e sci. Mi piace molto anche il football americano e tifo Min- nesota Vikings” LETTURE IMPEGNATE “Appena riesco a trovare un po’ di tempo, mi piace leggere, mi rilassa parecchio. Nell’ultimo periodo mi intrigano soprattutto i generi in- chiesta e true crime. ”