Venerdì 25 ottobre 2019 | LO SPORT cremonese | 5
IN PANCHINA
Marco Baroni è stato chiamato alla guida tecnica della Cremonese dopo la sconfitta allo Zini con il Cittadella
Il nuovo allenatore: “Questa è una rosa di qualità, ma per ottonere i risultati serve la giusta mentalità”
“
Rossi: Il
cambio, scelta
dolorosa ma
ponderata
Bonato: È il
tecnico adatto
alle nostre
ambizioni
Baroni: La
mentalità sarà
il nostro
lasciapassare
“Prima del modulo
contano spirito e testa”
di Paolo Loda
D
opo la bruciante sconfit-
ta subita con il Cittadella,
la Cremonese ha cambiato
la guida tecnica. Sollevato
dall’incarico Massimo Rastelli, sul-
la panchina dei grigiorossi è arriva-
to Marco Baroni. Fiorentino, classe
1963, Baroni in passato è stato un
difensore di talento del movimento
calcistico italiano.
In carriera ha indossato le maglie di
Fiorentina, Udinese, Roma, Napoli e
Verona. Proprio con il Napoli di Ma-
radona si è laureato campione d’Italia
ed ha vinto la Supercoppa Italiana,
mentre indossando la maglia azzurra
ha conquistato l’argento agli Europei
Under 21 del 1986 con i vari Vialli,
Mancini, Zenga.
Appese le scarpe al chiodo, ha av-
viato la carriera di allenatore nel-
la Rondinella, società toscana dove
aveva appena chiuso la carriera nel
2000, e ha poi guidato, tra le altre,
Siena, Cremonese (nel 2010), Ju-
ventus Primavera, Lanciano, Pesca-
ra, Novara, Benevento e Frosinone.
Dopo la fondamentale esperienza sul-
la panchina della Juventus Primave-
ra, dove ha conquistato il successo
nel Torneo di Viareggio e in Coppa
Italia, Baroni ha iniziato la sua scala-
ta verso la Serie A prima portando il
Pescara alla soglia dei playoff e poi il
neo promosso Novara alla fase finale
del campionato di Serie B.
La prima volta
sulla panchina
dello Zini
Sguardo attento
sui movimenti
dei grigiorossi
LO STAFF
Tutti gli uomini del mister
La promozione nella massima serie è
arrivata nel campionato successivo,
alla guida del Benevento, in quelle
che è stata l’annata che ha riscritto
la storia del club campano.
Presentato dal presidente Paolo Ros-
si e dal direttore sportivo Nereo Bo-
nato, l’allenatore fiorentino nel corso
della sua prima conferenza stampa
era stato chiaro: “Proprietà e socie-
tà mettono a nostra disposizione
strutture di prim’ordine, dove pos-
siamo lavorare con la testa giusta
Nello staff di Baroni sono entrati: il suo
vice Guido Pagliuca, livornese di Cecina,
che in passato ha allenato Gavorrano,
Lucchese e Imolese; il preparatore atleti-
co Andrea Petruolo, già con Baroni sia a
Benevento sia a Frosinone; il preparatore
dei portieri Daniele Grendene; il collabo-
ratore tecnico Silvio Valanzano.
per cercare di costruire qualcosa
di importante”. La parola d’ordine
individuata fin da subito da Baroni
è: step by step, passo dopo passo.
“Dovremo salire un gradino per volta
– ha detto – per arrivare dove? Lo ve-
dremo”. E sul concetto di gioco che
intende sviluppare è stato chiarissi-
mo: “Alla Cremonese – ha sottoline-
ato – porto ciò che sono io, la mia
filosofia. Il calcio oggi è dinamico, c’è
da correre, essere aggressivi, muo-
versi senza palla. E la prima cosa da
fare è creare le condizioni mentali
per tradurre ciò durante la partita.
Ma le parole se le porta via il vento:
è sul rettangolo verde che dovremo
dimostrare il nostro valore. Per ri-
spetto nei confronti della proprietà e
della società”. Fin dalla prima uscita
di Empoli, i grigiorossi hanno evi-
denziato quanto il percorso verso il
cambiamento sia già iniziato.