Venerdì 4 ottobre 2019 | LO SPORT cremonese | 5
INTERVISTA
Promettente,
difensore
e con il vizio del gol
Luca Ravanelli da poco in grigiorosso, ma già stregato da Cremona
P
resentare Ravanelli non
è sicuramente un’impre-
sa difficile, definire le sue
caratteristiche in linea di
massima è ancora più semplice:
giovane, promettente e con il vi-
zio del gol. “Mi preme sottolineare
che un difensore deve innanzitut-
to saper difendere, però in Serie B
molte partite si sbloccano sfrut-
tando le palle inattive e su quelle
mi piace farmi trovare pronto”,
esordiva così il giorno della sua
presentazione alla stampa cre-
monese in una calda giornata di
metà luglio. Luca ne sa qualcosa
per quanto riguarda la persona
giusta al posto giusto, soprattut-
to nel momento giusto: nella pas-
sata stagione ha “timbrato” il suo
esordio nella serie cadetta con un
gol. La gara è Verona-Padova, i
biancoscudati sono sotto di una
rete, messa a segno su punizio-
ne dall’ex grigiorosso Alberto Al-
mici. Al 36’, è una zampata del
difensore trentino a pareggiare
i conti e regalare il pareggio ai
biancorossi. Ma Ravanelli non
si accontenta e nel match suc-
cessivo, altro derby veneto, cen-
tra nuovamente la porta: le rete
è decisiva contro il Venezia. “Mi
piace salire sui calci d’angolo e
qualche volta questo mio vizietto
mi ha premiato. Due presenze e
due gol all’esordio sono state un
ottimo inizio”.
La grande emozione del gol, so-
prattutto per un difensore: “Di-
rei che è stato quasi liberatorio:
segnare e correre sotto la curva
mi ha dato una carica di energia
pazzesca, mi sembrava di volare”.
Ma il ragazzo di Montevaccino ha
un sogno ben preciso, nella testa
e nel cuore: “Dove sarò tra die-
ci anni? L’ambizione è quella di
arrivare, un giorno prima o poi,
in Serie A”. Classe 1997, i primi
calci Luca li ha tirati nel Calisio,
formazione locale delle valli: “Il
calcio non è così seguito, gli sport
che la fanno da padrone sono il
basket e la pallavolo, al massimo
lo sci. In casa si simpatizza per il
GRANDANGOLO
LE HIT DI LUCA
A RITMO DI MUSICA
Sopra Ravanelli nella gara con il Francavilla e a destra impegnato con il Verona
Milan e a me da bambino piaceva
molto Nesta”. A undici anni vie-
ne integrato nel Mezzocorona: “Si
tratta dell’unica formazione tren-
tina che valorizza i ragazzi più
promettenti. Un paio di anni più
tardi ho avuto l’occasione di fare
un provino per l’Inter e, succes-
sivamente, sono stato segnalato
alla Sampdoria e al Parma”.
E con la Primavera gialloblu inizia
a plasmare il suo carattere: “Una
figura chiave per la mia formazio-
ne è stato Angelo Castellazzi, vice
di Crespo: grazie a lui sono cre-
sciuto moltissimo sotto l’aspetto
agonistico”. Poi il Sassuolo: “Con
Paolo Bianco ho lavorato mol-
to sulla fase difensiva, ma sono
stati il carisma e la personalità di
Francesco Acerbi ad essere spun-
to per la mia giovane carriera: lui
è un grande professionista, lo
stimo moltissimo soprattutto per
come ha saputo reagire in seguito
ai suoi problemi fisici”.
Nel presente di Luca c’è Cremo-
na e dalla vista sui monti del
suo Trentino è passato alla casa
con vista sul Torrazzo: “Lo vedo
dal balcone di casa mia, mi sono
promesso che ci salirò appena si
presenterà l’occasione. Cremona
è tranquilla, mi piace molto”.
E una maglia, quella grigiorossa,
da vestire: “Il nostro gruppo è for-
te, c’è molta qualità. Dobbiamo
solamente trovare continuità nei
risultati, penso sia l’unica strada
da seguire”. E magari, perché no,
avverare anche il sogno nel cas-
setto del ragazzo di Montevaccino
con qualche anno d’anticipo.
“Dipende un po’ dal momento in cui mi trovo,
però mi piace molto ascoltare rap italiano op-
pure rock: i miei gruppi preferiti sono i Linkin
Park, i Green Day o i Red Hot Chili Peppers,
influiscono molto sul mio umore”
UNA FAMIGLIA UNITA
“Sono il bocino di casa, il piccolo: ho un fratel-
lo, Tommaso, che è il cervellone della famiglia e
fa il ricercatore in biotecnologie, e una sorella
più grande. Papà fa il muratore e l’agricoltore,
sono stato cresciuto per vivere in maniera pra-
tica, un po’ alla trentina”
IL PICCOLO PRINCIPE
“Ho letto questo classico da ragazzino e mi ha
lasciato diversi spunti, dovrei trovare il tempo
per riprenderlo in mano ora che sono cresciu-
to e sicuramente lo saprei apprezzare di più”