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2 | LO SPORT cremonese | Venerdì 4 ottobre 2019
CAMPIONATO
>>>
I grigiorossi
fanno il pieno
con Crotone
e Ascoli
>>>
Alle porte
il banco
di prova
Cittadella
IL PUNTO
Solida, imprevedibile
e con il fattore Zini:
questa è la Cremo
di Paolo Loda
S
olida, imprevedibile. Cinica
quanto basta. La Cremo-
nese si è ripresentata così
al proprio pubblico nell’ap-
puntamento di inizio settimana
programmato allo Zini con l’Asco-
li. Tanto gioco, parecchie occasio-
ni e un gol capolavoro dal peso
specifico notevolissimo realizzato
da Danilo Soddimo hanno carat-
terizzato i 100 minuti di gioco.
Alla fine i grigiorossi hanno con-
quistato un’altra vittoria tra le
mura amiche, la seconda conse-
cutiva dopo quella ottenuta con
il Crotone, allungando la serie
positiva consolidata dallo 0-0 di
Trapani. Riassumendo: 3 partite,
7 punti, 1 solo gol al passivo, 2
gare senza reti infilate una dietro
l’altra. È il quadro di una squa-
dra in movimento che, centelli-
nando le risorse, sta crescendo
Nicola Ravaglia
in condizione mettendo a fuoco
le proprie, enormi potenzialità. E
i numeri sono anche la risposta
sul campo attesa da tutti dopo i
due scivoloni ravvicinati con En-
tella e Pisa. Inciampi forse impre-
visti, ma non certo imprevedibili
in un campionato, quello di Serie
B, da sempre carico di trappole
e insidie per chiunque: a comin-
ciare dalle pretese protagoniste
della stagione. In fondo è suffi-
ciente leggere alle voci Crotone
2018/19 e Frosinone 2019/20
per rinfrescarsi la memoria sul
tipo di torneo che ci si dovrà abi-
tuare a vivere. La Cremonese che
lievita sta dimostrando anche di
essere una squadra camaleonti-
ca, in grado di mimetizzarsi sulle
base dei pericoli e trovare solu-
zioni alternative. Se con l’undici
di Stroppa erano state, infatti, la
velocità della manovra e una co-
In alto a sinistra, Castagnetti contrastato; sopra, la gioia grigiorossa
stante presenza territoriale dalle
parti di Cordaz a scavare il solco,
favorendo la vittoria e se con il
Trapani è stato il classico spirito
di sacrificio a congelare il punto
strappato in Sicilia, con l’Asco-
li i grigiorossi hanno scelto una
terza diversa via per agguantare
il successo pieno: chiusura tota-
le degli spazi e ripartenze veloci.
Ribaltamenti di fronte micidiali
che hanno liberato al tiro l’intero
reparto offensivo e la pattuglia di
mezzali, mettendo continuamen-
te in difficoltà gli ospiti.
Una pioggia di fuoco, soprattut-
to nel primo tempo, arginata solo
dalla bravura di Leali, estremo
difensore dei marchigiani. Dome-
nica pomeriggio arriverà allo Zini
il Cittadella nella terza gara ca-
salinga da affrontare nel giro di
un paio di settimane. Una sfida
diversa da tutte quelle che l’han-
no preceduta, per caratteristi-
che e difficoltà. Il Cittadella da
qualche stagione costruisce la
propria filosofia di gioco attorno
a Roberto Venturato ed è reduce
da un campionato tanto esaltan-
te quanto bruciante, culminato
con la sconfitta di Verona nella
finale playoff. Una coda amara,
certo, che nulla toglie però ai 10
mesi da sogno ad occhi aperti
vissuti dai granata. I protagoni-
sti di oggi, almeno in parte, non
sono più quelli di ieri, ma i gra-
nata sono abituati a riassemblare
velocemente i pezzi per rimetter-
si immediatamente in corsa. Sta
accadendo anche stavolta: persi
Moncini e Finotto è arrivato il
promettente Celar, così il mira-
colo Cittadella può continuare su
basi analoghe. Ma ora che è par-
tita, la Cremo non vuole fermarsi.