L'Installatore Italiano Novembre | Page 40

LE ANALISI QUINDICINALI HANNO DIMOSTRATO LA TOTALE SCOMPARSA DELLA LEGIONELLA CHE , SALVO NELLA PRIMA ANALISI , È RISULTATA SEMPRE DEL TUTTO ASSENTE
IMPIANTI
mente entro i limiti previsti per le acque potabili ma la pur modesta presenza di colonie a 22 e a 36 ° C rilevata con la prima analisi scompare completamente per tutta la durata della prova a conferma dell ’ efficacia dell ’ acido ipocloroso anche nei confronti di tutti i batteri indice utilizzati per i controlli dell ’ acqua potabile .
CONCLUSIONI La sperimentazione condotta nell ’ arco di oltre cinque mesi del processo Anolyte per la produzione di acido ipocloroso e il suo dosaggio sul circuito dell ’ acqua calda sanitaria in funzione del cloro residuo condotta sul padiglione F dell ’ Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara aveva per obiettivo di verificare l ’ efficacia di questa tecnica di disinfezione , classica nella sostanza ma innovativa nelle modalità d ’ applicazione , nelle condizioni più difficili . Per questo motivo si è scelto uno dei padiglioni più vecchi dell ’ intera struttura ospedaliera , il padiglione F , sulla cui centrale idrica grava anche un ramo collaterale scarsamente utilizzato che alimenta le docce e i lavandini degli spogliatoi degli infermieri , il che aumenta la criticità di un padiglione con una distribuzione idrica complessa , costituita in buona parte da tubazioni datate e corrose nelle parti più vecchie ,
Figura 3 - Particolare del generatore
LE ANALISI QUINDICINALI HANNO DIMOSTRATO LA TOTALE SCOMPARSA DELLA LEGIONELLA CHE , SALVO NELLA PRIMA ANALISI , È RISULTATA SEMPRE DEL TUTTO ASSENTE
realizzate con tubo zincato , in cui in effetti i controlli periodici fatti dall ’ Azienda Ospedaliera Universitaria hanno riscontrato più volte presenza di Legionella . A conclusione di questa sperimentazione , condotta con un impianto di generazione di acido ipocloroso della ditta Termoacqua Tecnologie Srl , le analisi quindicinali hanno dimostrato la totale scomparsa della Legionella che , salvo che nella prima analisi , è risultata sempre totalmente assente . Il consumo del cloro , risultato assente nelle prime analisi e improvvisamente alzatosi drasticamente dopo circa tre mesi fa ipotizzare un abbattimento del biofilm che avrebbe richiesto un dosaggio alto di cloro per i primi mesi per poi calare drasticamente , rendendo necessaria una riduzione del dosaggio per mancanza di clororichiesta . Le analisi chimiche e batteriologiche condotte verificando i principali parametri previsti dalla vigente legislazione sull ’ acqua potabile hanno dimostrato , per quanto riguarda l ’ analisi chimica , la mancanza di alterazioni significative rispetto all ’ acqua fornita dall ’ acquedotto , a parte la già citata presenza di cloro e per quanto riguarda la batteriologia la totale assenza di coliformi totali , enterococchi intestinali e Escherichia Coli e la scomparsa delle conte batteriche a 36 e a 22 ° C , presenti nel primo controllo . In conclusione quindi la sperimentazione , considerata anche la bassissima aggressività dell ’ acido ipocloroso ( al contrario del normale ipoclorito e del biossido di cloro ) sulle tubazioni metalliche e sintetiche è da considerarsi pienamente positiva anche perché ha dimostrato che la disinfezione è efficace con dosaggi nell ’ ordine di grandezza di 0,2-0,3 mg / l che sono quelli normalmente utilizzati anche nel campo dell ’ acqua potabile , senza necessità di sovradosaggio con i conseguenti rischi non solo di corrosione ma anche di formazione di composti di addizione con le sostanze organiche presenti .
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