L'Installatore Italiano Marzo/Aprile 2022 | Page 46

PROTAGONISTI L ’ Intervista
Un altro argomento delicato riguarda gli impianti idrici antincendio dotati di idranti UNI 45 , installati nei vani scala degli edifici costruiti prima dell ’ entrata in vigore del Decreto del 1987 . Le norme transitorie del Decreto non sono di molto aiuto per cui il Ministero è dovuto ricorrere a circolari esplicative che hanno chiarito e definitivamente affermato la possibilità di collegare le colonne degli idranti UNI 45 all ’ impianto di surpressione idrica ( autoclave ) delle utenze domestiche , con un ’ alimentazione elettrica di tipo preferenziale . Altro argomento “ spinoso ” potrebbe essere rappresentato dalla “ riserva idrica ” che però a Milano non è solitamente un problema .
Iracà : Il concetto sostanziale della riserva idrica è legato al fatto che non sempre gli acquedotti garantiscono le prestazioni idrauliche nel tempo . Le prestazioni idrauliche devono poter essere garantite per 365 giorni l ’ anno . Laddove gli acquedotti riescono ad ovviare a questi problemi le riserve idriche non sono previste dalle norme . Sono invece necessarie se gli acquedotti non garantiscono , in determinati periodi dell ’ anno , le prestazioni idrauliche . A noi è capitato di entrare in edifici alti e di non trovare acqua negli idranti per la totale negligenza di chi se ne sarebbe dovuto occupare . In un caso mi è capitato di fare una verifica che non era finalizzata al rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi , ma per verifiche ai sensi del DM 81 / 2008 . Nel registro dei controlli era citata la ditta che tre mesi prima aveva eseguito dei controlli e c ’ era scritto che mancava acqua negli idranti . Ma i responsabili dell ’ attività hanno ignorato le indicazioni . Questo deve far riflettere perché esistono le regole , si spendono soldi per realizzare gli impianti e poi , per negligenza , si vanifica il tutto , con seri rischi per la sicurezza . La manutenzione è sicuramente un costo che però deve essere visto non come una spesa ma come un investimento . Fino a quando si penserà che la cura degli impianti sia solo un costo e non un investimento , si rischierà di creare condizioni ad alto rischio , soprattutto negli edifici alti . In conclusione , la riserva idrica è importante quando l ’ acquedotto non garantisce che , non ci siano periodi di carenze di erogazione d ’ acqua , se non in occasioni eccezionali . In ogni caso evidenzio che il problema globale è sempre legato alla gestione .
Durante le operazioni di soccorso usate spesso gli idranti presenti nei condominii ? Iracà : Nell ’ ultimo anno e mezzo a Milano abbiamo accertato una media di 1 incendio per appartamento al giorno . Ovviamente alcuni sono anche , per fortuna , abbastanza circoscritti , però mediamente il numero è quello . Il più delle volte in edifici bassi riusciamo a gestire l ’ e- mergenza con normali estintori , mentre su edifici alti , con altezza maggiore di 24 m , se l ’ incendio è significativo , utilizziamo ovviamente gli idranti . Più è alto l ’ edificio più la norma prevede l ’ utilizzo degli idranti ; in tali casi l ’ estintore è superfluo . In caso di mancanza d ’ acqua negli idranti o di scarsa pressione negli idranti , dobbiamo usare i nostri mezzi con le nostre tubazioni e ciò significa perdere molto tempo , che è prezioso quando si interviene in emergenza .
Altro argomento delicato è rappresentato dalle dichiarazioni di conformità da allegare alla SCIA , in quanto il più delle volte queste sono di vecchia data . Ci sono dei Funzionari che accettano anche le dichiarazioni più
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