L'Installatore Italiano Marzo/Aprile 2022 | Page 34

I PROGETTISTI DEGLI IMPIANTI CHE RICEVONO I PROGETTI SI TROVANO DAVANTI A VERE E PROPRIE IMPOSIZIONI CHE CELANO SPESSO POTENZIALI CONFLITTI DOVUTI A UN ’ ERRATA VALUTAZIONE DELLE ESIGENZE D ’ INGOMBRO DEI SINGOLI IMPIANTI
BUILDING INFORMATION MODELING
fessionisti AEC ( architettura , ingegneria e costruzione ) italiani è stata lenta , ma ha mostrato progressioni costanti . Il numero di studi di progettazione , società di architettura e di engineering , che ha adottato il Building Information Modeling come procedura privilegiata nella quotidianità lavorativa , è cresciuto a partire da uno spartiacque per certi versi storico . Lo spartiacque è solo parzialmente tecnologico e culturale . Il DM 560 / 2017 che descrive i criteri di obbligatorietà del BIM negli appalti pubblici è la vera ragione che ha dato un impulso deciso all ’ adozione della progettazione digitale in 3D e con criteri parametrici . Secondo le rilevazioni di “ BIM monitoring ”, l ’ analisi divulgata da CNAPPC – CRESME alla fine del 2018 erano 297 i progetti pubblici italiani gestiti con il BIM contro i 99 dell ’ anno precedente . Una crescita impressionante che sembra rispondere ad un preciso stimolo del legislatore . Crescono parallelamente anche gli importi delle gare : dai 36 milioni del 2017 ai 246 milioni del 2018 , una crescita di otto volte . Lo spaccato geografico del paese per una volta vede la locomotiva tirare verso sud : sono 174 i progetti BIM dislocati nel centro e sud Italia per un ammontare di gara di 149 milioni di euro , contro i 101 dislocati nel nord della Penisola per una base di gara di poco più della metà : 78,9 milioni di euro .
I PROGETTISTI DEGLI IMPIANTI CHE RICEVONO I PROGETTI SI TROVANO DAVANTI A VERE E PROPRIE IMPOSIZIONI CHE CELANO SPESSO POTENZIALI CONFLITTI DOVUTI A UN ’ ERRATA VALUTAZIONE DELLE ESIGENZE D ’ INGOMBRO DEI SINGOLI IMPIANTI
IL FUTURO DEL BIM Dal 2020 il BIM è diventato un requisito indispensabile per la progettazione di opere il cui importo sia superiore ai 50 milioni di euro . Una decisione che non fa che confermare e rendere evidenti i vantaggi della modalità BIM : maggiore efficienza , risparmi , certezza di spese grazie a computi più affidabili e facilmente prevedibili . Dal 2025 l ’ adozione della modalità BIM sarà obbligatoria per ogni tipo di opera pubblica in appalto . Questo scenario rende necessario considerare alcuni dati relativi alla filiera del mondo AEC . Se da una parte infatti i progettisti sono sempre più proiettati verso la digitalizzazione e stanno acquisendo una pratica e una competenza sempre maggiori nell ’ utilizzo del BIM ( con alcune eccezioni legate alla dimensione e al fatturato di impresa ), non altrettanto si può dire a proposito di committenti , enti pubblici e stakeholder coinvolti a vario titolo dai progetti . Occorre quindi rendere più efficace la diffusione della cultura BIM anche presso quei soggetti non direttamente coinvolti nella progettazione , ma che da una esecuzione efficiente ricavano vantaggi , sociali ed economici . L ’ ultimo report sull ’ utilizzo del BIM ( fonte ASSOBIM ) è , come consuetudine l ’ analisi del grado di conoscenza e utilizzo del Building Information Modeling e delle sue potenzialità fra gli operatori del settore , i cui esiti hanno confermato il trend positivo già emerso con chiarezza lo scorso anno . Il campione intervistato - costituito in larga parte da studi di progettazione ( oltre il 59 % del campione ) e società di engineering ( 16,4 %), con un numero di collaboratori al di sotto delle dieci unità in circa il 70 % dei casi ( erano il 68 % nel 2020 ) e un fatturato al di sotto del milione di euro nel 70 % dei casi ( in linea con i risultati dell ’ edizione precedente - rispecchia nelle caratteristiche essenziali la scala delle realtà professionali italiane , rendendo perciò particolarmente fedele il quadro emergente dalle risposte al questionario : oltre il 60 % del campione conosce e utilizza la metodologia BIM , mentre un ulteriore 30 % circa la conosce ma non la utilizza o ne fa un uso parziale , e solo un numero marginale di operatori , il 7 % non ne è a conoscenza . Anche in un anno segnato dalle difficoltà innescate dall ’ emergenza sanitaria , quindi , il Building Information Modeling prosegue il suo trend di espansione fra i professionisti del settore , registrando una crescita particolarmente significativa nell ’ attuale contesto di mercato .
IL LIVELLO DI COMPETENZE BIM Circa il 17 % del campione si dichiara molto sicuro delle proprie conoscenze e competenze , mentre il 50 %, lo è in misura buona o sufficiente ; il restante 33 % evidenzia carenze in merito più o meno accentuate , confermando il trend di costante miglioramento inaugurato già nel 2019 . Quindi , pur rimanendo ancora elevata la quota di professionisti non ancora dotati di competenze consolidate in ambito BIM , i numeri parlano di una progressiva crescita quantitativa e qualitativa delle stesse , delineando una curva tendenziale sostanzialmente positiva .
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