LIBERAMENTELIBRANDO Lettere ai "cattivi". | Page 19

zioni infamanti, trivialità di ogni sorta, bassezze, meschinità ET SIMILIA). Nella mia magnificentissima età chi non ricorre alle offese verbali e agli schiamazzi (o anche alle mani), per tacitare un avversario o uno che non la pensi nel modo “giusto” non vale nulla, è un inetto, un povero e insignificante essere, un cretino. E chi non riesce a esibire un CURRICULUM VITAE fitto di scandali, al confronto dei quali i tuoi celebri CARMEN ET ERROR sono robetta da dilettati o da bambinetti dell’asilo, può dire addio a prestigiose e gratificanti carriere. Caro Ovidio, vuoi sapere, in confidenza, qual è stato il tuo più grande ERROR?... Quello di nascere troppo presto, poiché se ti fossi ritrovato a vivere nel mio mondo avresti furoreggiato; anche se non ti sarebbe stata attribuita la palma dell’ELEGANTIARUM ARBITER, poiché per conseguire un così alto e ambito riconoscimento è necessario possedere, di questi tempi (O TEMPORA O MORES!), una “virtù” che tu, raffinato cultore dell’espressione ricercata e dei bei modi qual eri, non hai mai mostrato – ahimè! – di avere: la cialtroneria! CURA UT VALEAS Gabriele Falco 83