LIBERAMENTELIBRANDO Le bertoniane. | Page 20

Gabriele Falco Le bertoniane Edizioni Cinque Terre tempo per tenere in fresco le bottiglie di vino, disposte in un canestro a parte, assieme ai bicchieri. Appena furono viste spuntare sulla cima del colle lontano qualche mezzo miglio, il capo dei trescatori, ficcàtisi il medio e il pollice uniti in bocca, emise un acuto e prolungato fischio bitonale e ogni attività cessò di colpo, tra l’allegria degli uomini che corsero subito a darsi una rapida lavata all’ombra delle grosse querce dove erano state disposte alcune conche12 piene d’acqua. Lì un paio di ragazze, mandate apposta fin dalla mattina per quello scopo e anche per distribuire da bere, dopo aver attinto con il maniere13 l’acqua da quei recipienti, la versavano nelle mani riunite a mo’ di coppa dei lavoratori. Che si strofinavano energicamente la faccia, il collo e il torace, sbruffando allegramente l’acqua. Un’altra ragazza, poi, provvedeva a porgergli una ruvida tovaglia con cui asciugarsi. 12 Conche = tipici recipienti abruzzesi in rame per raccogliere e contenere acqua. 13 Maniere = sorta di mestolo, pure esso in rame, con il quale si attinge l’acqua dalla conca. Esso viene così chiamato perché passava di mano in mano, quando ci si dissetava con l’acqua contenuta nella conca. ~ 19 ~