Gabriele Falco
Le bertoniane
Edizioni Cinque Terre
tempo per tenere in fresco le bottiglie di vino, disposte in
un canestro a parte, assieme ai bicchieri.
Appena furono viste spuntare sulla cima del colle
lontano qualche mezzo miglio, il capo dei trescatori,
ficcàtisi il medio e il pollice uniti in bocca, emise un acuto
e prolungato fischio bitonale e ogni attività cessò di colpo,
tra l’allegria degli uomini che corsero subito a darsi una
rapida lavata all’ombra delle grosse querce dove erano
state disposte alcune conche12 piene d’acqua. Lì un paio di
ragazze, mandate apposta fin dalla mattina per quello
scopo e anche per distribuire da bere, dopo aver attinto
con il maniere13 l’acqua da quei recipienti, la versavano
nelle mani riunite a mo’ di coppa dei lavoratori. Che si
strofinavano energicamente la faccia, il collo e il torace,
sbruffando allegramente l’acqua. Un’altra ragazza, poi,
provvedeva a porgergli una ruvida tovaglia con cui
asciugarsi.
12
Conche = tipici recipienti abruzzesi in rame per raccogliere e
contenere acqua.
13
Maniere = sorta di mestolo, pure esso in rame, con il quale si
attinge l’acqua dalla conca. Esso viene così chiamato perché passava
di mano in mano, quando ci si dissetava con l’acqua contenuta nella
conca.
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