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CITY LIFE MAGAZINE N.17
Nido d’infanzia Guastalla, atelier natura
(foto Moreno Maggi)
modo l’acqua piovana coprirà la domanda
di acqua non potabile dell’edificio, riducendo
quindi il ricorso all’acquedotto. In secondo
luogo l’uso di temporizzatori, limitatori di
flusso, rompigetto ed elettrodomestici a
elevata efficienza ridurranno ulteriormente
la domanda di acqua potabile. La
combinazione di queste soluzioni ridurrà
del 57% il fabbisogno giornaliero di acqua
indoor. L’edificio progettato dallo studio
Cucinella (cofinanziato anche grazie alle
donazioni post-sisma), è destinato a
sostituire due nidi comunali dell’infanzia,
Pollicino e Rondine, danneggiati dal
terremoto del maggio 2012, ospiterà 120
bambini tra zero e tre anni. Il principio
regolatore del progetto è il raggiungimento
di un’alta qualità attraverso la progettazione
di un impianto semplice e riconoscibile,
capace di commutare il senso della
superficie/limite in quello di membrana
osmotica, trasformando la delimitazione
delle superfici e dei volumi in un’esperienza
conoscitiva. Una visione estetica che non
fa perdere di vista la sostenibilità energetica
dell’edificio, i cui principali dati sono:
classe energetica raggiunta A, Fabbisogno
energetico calcolato: Epi 5,75 Kwh/m2
anno, Trasmittanza copertura: U = 0,177 W/
mq °C, Trasmittanza involucro trasparenti: U
= 1,35 W/mq °C.