La street art a Torino. 9 itinerari alla scoperta dell'arte urbana Versione per PDF_ITA | Page 48

Oltrepassando corso Unione Sovietica, continuiamo su via Arturo Farinelli e sfociamo in piazza Santi Apostoli. Nelle immediate vicinanze, in via Giovanni Verga, su un muro sulla destra, vicino all’incrocio con strada delle Cacce, si possono vedere una serie di graffiti, in mezzo ai quali emerge una delle tante opere murarie realizzate dall’associazione culturale di graffiti-writer Monkeys Evolution: il murale è del 2010 e prende spunto dal romanzo più conosciuto di Verga, I Malavoglia. Fra le onde ribelli, galleggiano una bottiglia e un cellulare, entrambi veicoli di messaggi. Qualche passo più avanti, incastonato nella cornice di un francobollo, appare un ritratto in bianco e nero dello scrittore. Da via Verga svoltiamo a destra per raggiungere strada Castello di Mirafiori; la percorriamo fino all’incrocio con via Emanuele Artom e qui, al centro della rotonda, incontriamo l’opera scultorea intitolata Due noci (2010) di Marcella Tisi, artista che nei suoi lavori ha sempre come soggetto principale la natura. Continuiamo su via Artom dove, su tre condomini situati all’altezza del civico 81, possiamo ammirare tre murali collettivi realizzati nel 2017 per il progetto Mira-Up. Il primo murale incentiva l’utilizzo della bicicletta per salvare la natura da smog e cementificazione: un ragazzo, in sella alla sua bici su un filo spinato, si lascia alle spalle un albero secco e si dirige verso un altro ancora in fiore. Sul secondo muro è rappresentata una grande mano che alza l’indice 48