La street art a Torino. 9 itinerari alla scoperta dell'arte urbana Versione per PDF_ITA | Page 35

Poco distante dagli storici magazzini Docks Dora di via Valprato 68 troviamo il Parco Peccei, dove dal 2015, sono state collocate alcune opere “site specific” realizzate dagli studenti di 15 Accademie italiane e selezionate nell’ambito del concorso Promenade dell’arte e della cultura industriale. Mechanicalgesture, Articolo 1 e Ingranaggi d’Italia sono installazioni che intendono recuperare la “memoria industriale” della città, mentre Cardo e decumano e Face e Identità ripercorrono gli importanti mutamenti sociali che hanno investito nei decenni il volto di Torino. Dopo aver superato la rotonda di via Cigna, abbellita dal mosaico Esodo che l’artista Luciano Cappellari ha dedicato al tema delle migrazioni, procediamo fino al civico 180: sui muri della Cascina Marchesa, gli artisti Pixel Pancho e Nychos hanno realizzato un murale che intende esprimere il connubio tra umani e robot, rappresentando una nuova umanità metallica impegnata in attività quotidiane. Esattamente di fronte alla Cascina si trova Spazio 211, le cui pareti del cortile vengono periodicamente ridipinte offrendo “spazio” a molti writer. Attraverso via Rondissone raggiungiamo corso Vercelli 141, dove artisti come Knz clan, Verbo, Hemo, Joys, Made e Romagnainfiore hanno realizzato diversi murales. Restando ancora in corso Vercelli, su due facciate cieche situate all’angolo con via Desana, l’artista tedesco Marcus Kreiss ha tracciato sagome di mobili e arredi, immaginando i vari appartamenti al di là del muro. L’opera, intitolata Inside-Out, 35