La street art a Torino. 9 itinerari alla scoperta dell'arte urbana Versione per PDF_ITA | Page 33
condominio è una donna in piedi su un castello. Il soggetto è
Christine de Pizar, prima scrittrice professionista nonché
prima femminista della storia. A rappresentarla è stata la
street artist Camilla Falsini, che con il suo cubismo
sgargiante e sproporzionato ha voluto così rappresentare
l’uguaglianza di genere, il quinto dei 17 Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile creati e promossi dall’Onu. La Città di Torino, in
collaborazione con Lavazza, ha voluto sostenere l’idea
attraverso il progetto TOward2030. What are you doing?,
per sensibilizzare la cittadinanza su questi temi attraverso le
opere di 17 writer, tutto all’insegna della sostenibilità.
Dello stesso esperimento fa infatti parte anche il murale
dell’artista Zed1 sulla fiancata della Scuola Elementare
Antonelli in via Vezzolano 20, dal titolo Povertà zero: un
portafogli con un terreno al suo interno, e là dove non c’è
guerra o povertà fiorisce una rosa con un uomo che regge
una moneta. In questo
caso l’opera, in cui
emerge tutta la tecnica
dell’artista di riprodurre
un acquarello con
bombolette spray, vuole
rappresentare il primo
del 17 obiettivi Onu:
sconfiggere la povertà.
Il murale di Camilla Falsini realizzato per il progetto TOward2030 (foto di L.
Ferrua)
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