La street art a Torino. 9 itinerari alla scoperta dell'arte urbana Versione per PDF_ITA | Page 19

Oltre alle visite guidate organizzate dallo stesso MAU (talvolta in bicicletta), è altrettanto piacevole scoprire il quartiere e il museo per conto proprio. In effetti, passeggiando per il borgo, si ha l'impressione di camminare fra le sale di un museo: sulla parete di un palazzo in via Netro 4, accanto alla chiesa di Sant’Alfonso de’ Liguori, un bambino ci indica un sole radioso invitandoci a entrare nel rione: si tratta di un grande murale dipinto dall'artista Gianluca Scarano. Accogliamo l’invito imboccando una via dopo l’altra, ricordandoci però di tenere il naso sempre all’insù, poiché a ogni passo una pittura potrebbe sorprenderci dall’alto. All'angolo fra via Locana e via Musinè, ad esempio, incontriamo il coloratissimo murale intitolato Omaggio al Liberty (2016) di Vito Navolio e Francesca Nigra, in cui alcune eleganti dame d'inizio secolo si affacciano dalle finestre murate di una palazzina. La dolcezza decorativa dell'Art Nouveau svanisce del tutto di fronte a Mosche, un gigantesco nugolo di mosche realizzate a stencil dal torinese Sergio Ragalzi su una casa di via Ceres 11. Tutt'altra atmosfera ci accoglie in via Locana 19, dove la bolognese Roberta Fanti ha dipinto un'avvolgente rosa rossa sulla finestra di una casa, un fiore che sboccia ogni volta che si spalancano i battenti. Concludiamo il percorso con due fra i tredici murales realizzati agli albori del MAU, nel 1996. In via Musinè 27, un enigmatico volto femminile emerge da un muro di foglie 19