La street art a Torino. 9 itinerari alla scoperta dell'arte urbana Versione per PDF_ITA | Page 17

innovative e vivaci della città. Fra le sue vecchie vie, infatti, trova spazio il MAU, il Museo d’Arte Urbana. Nato nel 1995 per riqualificare la zona e sostenuto fin dal principio dagli stessi abitanti, il MAU rimane ancora oggi un esempio unico in Italia e, anno dopo anno, ha accolto sempre più murales e installazioni, raggiungendo le 172 opere attuali. Per orientarsi in un tale labirinto, il sito mette a disposizione dei visitatori una mappa in cui sono indicate le collocazioni dei vari lavori. L'aspetto più affascinante del museo è senz'altro la sua nascita dal basso: dopo un'iniziale fase di ristrutturazione urbanistica e rivalutazione architettonica del borgo, infatti, nel 1995 sono gli stessi cittadini a voler istituire un Comitato di Riqualificazione Urbana composto prevalentemente da docenti universitari e artisti. Si aggiungono all'iniziativa alcuni writer volontari, che realizzano le prime 13 opere. Vista la buona accoglienza da parte dei torinesi, il Comune decide di collaborare al progetto contribuendo a portare il numero totale di murales a 17. Nel 2000 nasce così il MAU, che undici anni più tardi sarà riconosciuto ufficialmente dalla Città di Torino come struttura museale e perciò inserito nella Carta Musei del Piemonte. È appena il principio, poiché nel giro di alcuni anni il museo arriva a coinvolgere ben 104 artisti in 137 opere murarie e ambientali sparse nella parte vecchia, a cui vanno aggiunte le 35 installazioni esposte nella cosiddetta Galleria Campidoglio, una lunga carrellata di opere in teca collocate 17