la stella verde climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 18
Il co lonnello Shao annuì, poi aggiunse –Io guardo queste genti dal
binocolo e vedo che sono male armate, sono male equipaggiate, le
sto mandando a morire, ed è come se vedessi i miei compatrioti
che furono coinvolti nella epica lunga marcia nella WWII. Io guardo
queste genti, ne pianifico strategicamente le mosse con il mio staff,
per sollevare la nascita della Stella Verde, che è strumentale agli
obiettivi in Siberia del mio paese. Ma l’unica cosa che riesco a
vedere in Africa, sono le stesse necessità del mio popolo. Esiste
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un’enorme sovra-popolazione in questo continente che non è mai
stata mitigata da controlli delle nascite, quando ancora c’erano
degli embrioni di Stati. Vedo, inevitabili e pesanti effetti del climate
change, vedo esigenze reali di terre fertili ed acqua dolce,
comprendo le necessità di migrazione che scatenano guerre. Sono
convinto che questi scontri, riecheggeranno per mille anni nella
storia e nessuno di questi poveri disgraziati avrà idea di cosa
stanno facendo. Saranno ricordati collettivamente come la
moltitudine che prenderà l’Egitto, facendo sorgere la Stella Verde!-
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-The green star…- sussurò in inglese il colonnello Shao, sputando
sangue dalla bocca.
-Everything is quite and clear- fu la voce rauca ma nitida che
fece eco nelle radio-cuffie del commando, mentre il fuciliere uscito
dalla piccola ala dell’appartamento vuoto, s’appoggiò allo stipite
delle pareti di terra, restando di guardia alle finestre chiuse con le
tende tirate.