La Proprietà Edilizia - dicembre/gennaio 2020 ARPE12 | Page 10
tempo che, grazie a questo progetto, è stata portata
efficacemente all’attenzione dei media e del pubblico.
Cultura ma anche aiuto ai meno fortunati, soprat-
tutto nel campo sanitario. Come agisce la Fonda-
zione?
In ambito sanitario la Fondazione Roma è stata
antesignana in settori in cui lo Stato non è presente.
Ad esempio, quello dei malati terminali, per i quali
su mio impulso è stato realizzato il primo Hospice
nel Meridione, che ha avuto e ha risultati eccellenti
come i dati riferentisi all’attività svolta fin dal suo
avvio nel 1999 degli ultimi 15-20 anni dimostrano. Il
Centro Cure palliative, che è stato il primo ad aprire,
fino allo scorso anno ha assistito in regime di ricove-
ro all’incirca 6.000 persone, mentre in day-hospital
più di 150.000. Il Centro Alzheimer, operativo da fine
2007, ha aiutato ad oggi oltre 500 persone tra centro
diurno e assistenza domiciliare. Il centro SLA, attivo
da fine 2008, ha assistito in regime di ricovero o do-
miciliare più di 160 persone. Inoltre, precorrendo i
tempi, sempre grazie alla mia visione anticipatrice,
la Fondazione ha importato nel nostro Paese il pri-
mo esempio della nuova concezione di trattamento di
quella terribile patologia, la malattia del secolo, che
è appunto l’Alzheimer, prendendo spunto dal villag-
gio di Hogeway, che si trova vicino ad Amsterdam, sul
modello del quale ha realizzato un luogo meraviglio-
so e avveniristico per l’Italia, che oggi porta il mio
nome, in cui i malati sono assistiti in maniera uma-
nitaria e ludica, con la pet-therapy, la musica, l’arte,
essendo trattati non come pazienti ma come esseri bi-
sognosi di attenzione e affetto, il tutto rigorosamente
a titolo gratuito. Ancora, sempre a Roma, presso il
Policlinico Universitario Agostino Gemelli, abbiamo
dato vita alla nuova terapia intensiva di Cardiochi-
rurgia/Cardiologia con le più moderne tecnologie
elettromedicali, nonché al CEMAD (Centro per le
malattie dell’apparato digerente), struttura all’avan-
guardia per la diagnostica e il trattamento delle pato-
logie acute e croniche dell’apparato digerente. Infine
è impossibile non ricordare – quale primo intervento
di carattere strutturale realizzato, in ordine di tempo,
dalla Fondazione, a beneficio della ricerca scientifica
– il sostegno dato all’IRCCS Fondazione G.B. Bietti
per lo Studio e la Ricerca in Oftalmologia Onlus: una
vera struttura di eccellenza nel proprio settore, che
promuove l’assistenza clinica, chirurgica, l’insegna-
mento e la ricerca in oftalmologia. Quanto alla Fon-
dazione Terzo Pilastro - Internazionale, essa – su mia
proposta – ha fatto il suo ingresso nella Fondazione
Biogem (biologia e genetica molecolare), costituita
da importanti atenei e centri di ricerca come l’Uni-
versità degli studi di Napoli Federico II, l’Università
Bicocca di Milano, l’Università degli studi del San-
10 | la PROPRIETÀ edilizia • Dicembre 2019/Gennaio 2020
nio, la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli
e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Il suo
centro di ricerche ad Ariano Irpino, in provincia di
Avellino, edificato su una superficie complessiva di
35.000 metri, è stato inaugurato nel 2006 alla pre-
senza del premio Nobel Rita Levi Montalcini. La Bio-
gem ha da poco registrato un brevetto internazionale
su una molecola che promette risultati incoraggianti
nella cura del mesotelioma, e che ha suscitato l’inte-
resse di molte case farmaceutiche. A Malta, invece,
frutto di un agreement tra la Presidenza della Repub-
blica di Malta e la Fondazione, è stata inaugurata nel
mese di ottobre 2017, presso il Biomedical Sciences
Building dell’Università di Malta, la Fondazione
per la Ricerca sul
Cancro che porta il
mio nome, l’Ema-
nuele Cancer Re-
search Foundation
Malta (ECRFM):
una struttura di
eccellenza, che si
sta ponendo all’a-
vanguardia nella
ricerca e negli stu-
di di questa gra-
vissima patologia.
A conferma di ciò,
essa ha già attira-
to l’interesse delle
maggiori eccellen-
ze cinesi e america-
ne nel campo della
ricerca.
Il sistema banca-
rio del nostro Pa-
ese sembra non
avere una buona
fama negli am-
bienti internazionali ed europei in particolare.
Quali possono essere i rimedi per evitare il ripeter-
si di gestioni che provocano danni gravi alla stes-
sa clientela, incidendo direttamente sul risparmio
delle famiglie?
La crisi del sistema bancario era scontata, medie
e piccole imprese vivono da tempo in una crisi dram-
matica per l’eccesso di burocrazia e di invadenza del
fisco sempre più manifesta. Era del tutto evidente che
l’attività primaria della banca, quella cioè di fornire
credito alle attività produttive, sarebbe conseguente-
mente entrata in una fase di recessione. Il rimedio
principale da adottare è senza dubbio diminuire la
pressione fiscale e l’oppressione della burocrazia.