LA LOTTA DI GIACOBBE la-lotta-di-giacobbe | Page 37
Con un certo sforzo ho rimesso mano all’aerografo, uno stru-
mento che ho molto utilizzato in passato, ma fermo da 30 anni...
Fedele come una R4 è ripartito al primo colpo. Una profonda
emozione! Tre gesti svelti e precisi hanno coronato l’opera.
Tre colpi di rosso come il sangue hanno infuso la vita a tre quadri
che rischiavano di essere soltanto “raffinati”. Improvvisamente
quell’opera è precipitata nella carne e il suo cuore ha cominciato
a battere autonomamente. Le mie lacrime di stupore l’hanno
battezzata. Ogni altra forma di compiacimento non aveva più
alcuno spessore. La lotta era finita. Era il 21 luglio 2017.
Nessun’altra operazione di finitura è stata necessaria se non la
verniciatura protettiva. Questi quadri non hanno bisogno di
cornici, anzi, reclamano apertura verso l’ambiente circostante,
come per espandere oltre alla tela il loro spazio rarefatto e il loro
tempo sospeso.
Riguardo la destinazione e la fruizione di questa e ogni altra
opera d’arte, l’autore può solo limitatamente favorirle,
per esempio, come in questo caso, raccontandone la storia.
Una volta terminate non gli appartengono più.
Il loro futuro dipende dall’energia di cui sono impregnate.