LA LOTTA DI GIACOBBE la-lotta-di-giacobbe | Page 28
Un’immagine informale, sia naturale (come le texture minerali
o vegetali, l’erba in un paesaggio, le increspature di un corso
d’acqua, i pappi dei pioppi nell’aria primaverile, il pulviscolo
sospeso in una lama di luce, il fango), sia artificiale (la trama di
un tessuto o un fondo pittorico astratto), raramente viene
percepita, riconosciuta, ritenuta significativa. Eppure siamo
immersi nel visivo indifferenziato, nel caos, nell’entropia...
Anche la pittura informale, se si ritiene utile farlo, può essere
analizzata in dettaglio e i suoi segni classificati come oggetti.
Nel mio repertorio, per esempio, ci sono:
sovrapposizioni semitrasparenti,
che elargiscono profondità,
proprio come la prospettiva
“aerea” o “tonale” messa a punto
da Leonardo da Vinci;
chiazze,
che si diffondono in aloni
e sfumature, mescolandosi
aleatoriamente, generando
coagulazioni, masse, nuclei
gravitazionali;
colature,
che evocano flussi dinamici;
incrostazioni materiche,
un tocco realistico: sono le
impurità intrinseche ai fenomeni,
richiamano alla concretezza
del quadro come oggetto fisico,
non solo come figurazione;