Il Sud dello Stivale
Quando penso al sud d’Italia mi vengono in mente: le rupi bianchissime d’Amalfi, i limoni di Sorrento grandi come la mia testa e la misteriosa città di Napoli che è un po’ come il Marmite in Inghilterra, si può solamente amarla oppure odiarla.
La prima volta che sono andata a Napoli faceva un caldo da morire. Non potevo andare in giro per più di due ore per paura di sciogliermi. Mi è sembrata una città interessante e suggestiva, con viste magnifiche sul Vesuvio e la pizza marinara migliore di tutt’Italia. La seconda volta che ci sono andata, però, faceva un tempo bruttissimo, e quello ha portato a galla qualche lato oscuro di questa città. L’immondizia per terra, i vecchi vicoli un po’ spaventosi a vedersi, gli autisti spericolati. Ma è una meta davvero imperdibile, una città singolare, tanto diversa dalle altre città nel Bel Paese.
Poi c’è Capri, il luogo dei ricconi. Innanzitutto, è meglio andarci quando non c’è la tempesta, cosi non ti viene da vomitare sulla nave. Capri si trova a 50 minuti da Napoli con la nave. Sono i 50 minuti più lunghi della tua vita, quando il mare sembra una montagna russa. Ma poi si arriva al porto, una volta passata la tempesta, e si prova una gioia assoluta, non solo perché si è toccata la terraferma, ma anche perché si capisce il motivo di venire qua in viaggio di nozze. Le barche ondeggiano davanti al filare di locali variopinti e le viste sono mozzafiato dal punto più alto dell’isola.