LA CIVETTA May 2016 | Page 21

cultura

Ha sostenuto che era annoiato dalla banalità e dalla mancanza di individualità fra gli artisti di strada dopo il boom di questa forma d’ arte durante il ventesimo secolo. Di conseguenza, ha provato a trovare una maniera per portare l’arte di strada in un’epoca e pertanto ha iniziato di esplorare i luoghi abbandonati della sua infanzia, prendendo l’ispirazione dagli spazi desolati e vuoti che ha usato come i fondali per immagini impressionanti che hanno deformato e cambiato gli spazi in cui sono emerse.

Da quando ha ottenuto popolarità, le opere di 108 sono state presenti in molte mostre e esposizioni, tra cui la prima mostra internazionale dell’arte di strada a Parigi nel 2004, e la mostra Urban Edge a Milano nel 2005.

Le opere uniche ed innovative di 108 hanno fornito le condizioni per altri artisti contemporanei italiani per sfidare quella reputazione culturale profondamente radicata in Italia, e fondamentalmente per dimostrare che l’Italia è capace di mantenere la sua eredità artistica tradizionale, pur creando e inventando nuove forme d’arte che rappresentano il ventunesimo secolo.

Maya Vincent