LA CIVETTA March 2014 | Page 68

IL MCITALY BURGER

RAPPRESENTA LA GLOBALIZZAZIONE DELLA GASTRONOMIA ITALIANA O L’OMOGENEIZZAZIONE?

Quando si pensa alla cucina italiana, ci sono alcuni cibi tipicamente italiani che vengono in mente: pasta, pizza, gelato... e McDonalds?

Nel 2010, McDonalds, di concerto con il governo italiano, ha creato il "McItaly burger", che è composto dal tradizionale hamburger e panino, insieme a una crema di carciofo, il formaggio Asiago e della lattuga – tutti prodotti in Italia. Inoltre, prodotti prettamente italiani come l’olio d’oliva extra vergine, il parmigiano, la bresaola, le cipolle e la pancetta sono stati aggiunti al menu, in aggiunta ai prodotti di Denominazione di Origine Protetta.

L'allora ministro dell’agricoltura, Luca Zaia, ha pubblicamente lanciato questo prodotto, e ha annunciato di essere “grato a McDonald's che si è prestata a questa grande operazione culturale". Inoltre, nel discorso di lancio, ha annunciato che quest’iniziativa è stata una grande opportunità , perché “1000 tonnellate di prodotti italiani [sono stati] utilizzati, per un valore di 3,5 milioni di euro”, e aveva l’obiettivo di “globalizzare il gusto italiano, dando una svolta identitaria alla nostra agricoltura”.

Tuttavia, non tutti erano così emozionati dalla prospettiva di questo nuovo prodotto. Il movimento ‘Slow Food’, fondato dall’ italiano Carlo Petrini nel 1986, è stato molto deluso dall’ appoggio del governo ai fast-food, ed ancor più per il fatto che l’annuncio è stato fatto al ristorante McDonalds in Piazza di Spagna a Roma: la 'apertura di quest’esatta filiale della catena di ristorazione aveva provocato la fondazione del movimento, che vuole combattere l’omogeneizzazione e la globalizzazione della gastronomia, e promuovere il cibo locale. Slow Food ha scritto “una lettera al panino McItaly”, in cui ha condannato l’iniziativa: “se c’è mai stato un segno della bancarotta morale del governo di Silvio Berlusconi, è la vista di un grembiule McDonald’s avviluppato attorno alla snella figura del ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia.”

Più recentemente, il 24 maggio 2013, McDonalds Italia ha anche lanciato un nuovo prodotto in cooperazione con la famosa azienda di 136 anni, Barilla - il leader mondiale nel mercato della pasta asciutta. Anche questo ha provocato una reazione di shock, perché Barilla, pur essendo un esempio classico di ‘made in Italy’, si è legata con la multinazionale McDonalds – il Corriere della Sera ha paragonato l’unione alle “nozze tra il diavolo e l’acqua santa”. Tuttavia, alcuni hanno riconosciuto l’appaiamento come un’unione naturale di due grandi aziende, un semplice accordo commerciale.

È vero che ci sono alcuni vantaggi in queste unioni – in particolare le entrate per l’agricoltura italiana e le aziende italiane, come Barilla. Tuttavia, molti, specialmente il movimento Slow Food, considerano McDonalds Italia come un tentativo americano di omogeneizzare la gastronomia del mondo, e un assalto diretto agli alimenti italiani.

Sophie Elliott