LA CIVETTA March 2014 | Page 54

Siamo giunti in quel periodo dell'anno, quando la gioiosa baldoria del Natale è ormai lontana e il bel tempo d’estate è ancora un sogno distante. Molti dicono che febbraio è, di fatto, il mese più deprimente dell’anno, ma i tifosi di rugby sostengono il contrario visto che segnala l’arrivo del "Sei Nazioni", il torneo annuale che rappresenta l’evento di rugby più atteso dell’emisfero settentrionale.

Ma il torneo non è sempre stato a sei nazioni: fino al 1999 ne includeva solamente cinque: Inghilterra, Galles, Irlanda, Scozia e Francia. Solo dopo l'ingresso dell'Italia, nel 2000, è diventato la competizione che vediamo oggi. L'Italia però non puo' vantare una storia di rugby altrettanto lunga come quella delle altre nazioni; questo sport è ancora, in termini relativi, ai primi passi. Ma fin dalla severa batosta ricevuta per mano della Nuova Zelanda, in occasione della sua prima partecipazione al Mondiale del 1997, la squadra italiana è andata rafforzandosi e oggi non è da sottovalutare.

Grazie a giocatori di livello mondiale come Martin Castrogiovanni e il capitano Sergio Parisse, il primo italiano nominato per il ‘Migliore giocatore IMB dell’anno’, i risultati completamente impari che vedevamo quando l'Italia si è unita la prima volta al Sei Nazioni, diventano sempre piú rari.

Ma vediamo quali sono le loro possibilita` quest'anno. Saranno capaci di evitare il temuto ‘cucchiaio di legno’? Allora, per quanto desidererei vedere il Galles o la Francia all’ultima posizione, realisticamente so che non succederà; i gallesi hanno vinto i due tornei precedenti mentre i francesi hanno due vittorie già in tasca, la seconda è stata proprio contro l’Italia. Ma gli Azzurri possono certamente ricevere incoraggiamento dalla loro sconfitta 30-10 contro i francesi: hanno cominciato il secondo tempo senza aver concesso una meta e hanno dominato la mischia per la maggior parte della partita. Nonostante una buona prestazione del pacchetto, però, gli italiani non sono riusciti a convertire le opportunità che gli si sono presentate: solo Tommaso Allan è riuscito ad assicurarsi 3 punti da 4 penalità nel primo tempo e due possibilità di segnare una meta sono andate sprecate nel secondo tempo.

Basta dare un’occhiata al loro record contro la Francia negli ultimi anni: due vittorie nel 2012 e 2013, per capire che non sono sempre destinati a ricevere ‘il cucchiaio di legno’