LA CIVETTA March 2014 | Page 28

Dolce e Gabbana sono conosciuti in tutto il mondo per le loro stampe vivaci e d'ispirazione vintage e per i loro accessori stravaganti, esposti nelle loro collezioni annuali primavera/estate. L'anno scorso hanno lanciato in passerella orecchini a forma di pasta e di melanzana, per questa ragione il pubblico era già preparato a qualcosa di altrettanto stravagante per quest'anno. Purtroppo l'affascinante atelier italiano non ha ricevuto la reazione desiderata e una delle loro collezioni più recenti, in particolare, ha sollevato qualche perplessità per aver fatto sfilare modelle – tutte bianche – adornate con gioielli controversi raffiguranti caricature di donne nere.

Se da una parte queste immagini e figurine decorative - note anche come Mori - di persone di pelle scura, vestite riccamente con turbanti e gioielli, potrebbero essere considerati come oggetti da collezione, dall'altra è innegabile che questi orecchini controversi possano essere visti come estremamente offensivi agli occhi di molti, in quanto facilmente riconducibili alla schiavitù.

Forse Domenico Dolce e Stefano Gabbana volevano semplicemente accentuare la bellezza dei tratti ebani, senza alcun significato latente. Dopotutto la famosa griffe non ha etichettato i costumi come "orecchini slave" o "abiti slave" come accadde invece in Vogue Italia quando fece l’errore sfortunato nato da una " pessima traduzione ".

Tuttavia questo duo di stilisti avrebbe dovuto considerare i preconcetti che le persone possono avere davanti ad immagini “razziste” e qualsiasi cosa che possa far pensare al commercio degli schiavi, indipendentemente della bellezza di queste figurine.

Dopo la polemica, Dolce e Gabbana hanno tentato di chiarire che gli orecchini erano solo un omaggio ai Mori e ai coloni musulmani arrivati in Sicilia nel X secolo. L'isola ha sempre avuto una forte influenza sulle loro collezioni, in quanto terra natale di Domenico Dolce.

Tuttavia non è stata solo la composizione di tali oggetti di moda a causare tanta disapprovazione, il numeroso cast di ottantasei modelle era infatti tutto costituito da persone bianche, suggerendo così l'idea di una collezione razzista. Forse, se ad indossare gli orecchini fosse stata una modella di colore tale polemica non si sarebbe scatenata. Questa mancanza di diversità dimostrata da una casa di moda rispettabile come quella di Dolce & Gabbana è un motivo di delusione e induce ad un immaginario razziale e insensibile che non è affatto accettabile. Se l'intento era infatti quello di celebrare il patrimonio africano, perché la loro collezione non ha incluso modelli provenienti da quel Paese?

Data la voglia di stupire della griffe non sappiamo cosa aspettarci per la prossima volta, possiamo solo sperare che il duo abbia un po' piu` di buon senso nel creare le sue collezioni note in tutto il mondo per il loro essere stravagante e appariscente.