LA CIVETTA January 2022 | Page 30

Osservazioni sull'arte di strada

a Bologna e Bristol

Avendo trascorso cinque mesi a Bologna durante il mio anno all'estero, mi sono inevitabilmente trovata a fare paragoni e ad osservare somiglianze tra questa nuova città e Bristol. Una cosa che mi ha colpito mentre vagavo per il vibrante centro studentesco di Bologna è stata la sua fiorente cultura e scena artistica allineata con la ricca storia politica liberale. Vantando una successione ininterrotta di sindaci di sinistra ed essendo la roccaforte politica del Partito Comunista Italiano tra gli anni 1954-1999 e , in particolare, durante i tumultuosi anni della protesta studentesca italiana, non deve sorprendere il suo soprannome di “città rossa”. Questa longeva eredità politica diventa evidente in molti suoi aspetti: dall'atteggiamento anti-establishment degli studenti di oggi ai murales esplicativi che adornano la città. L'identità liberale di Bologna viene alla luce soprattutto quando si prendono in considerazione alcuni degli eventi storici chiave della città; come la sparatoria da parte dei carabinieri nel 1977, la quale coinvolse Francesco Lorusso, un militante italiano di estrema sinistra. Il murale (in basso a sinistra), apparso un giorno in Piazza Verdi e che commemora la morte di Lorusso, fornisce un'accurata rappresentazione della mentalità dello studente bolognese politicamente impegnato; un tratto che sembra essere condiviso anche dagli studenti di Bristol.