Nel 2017, una notte di novembre, gli Azzurri giocano una pessima partita contro la Svezia. Il risultato di questa sciagurata partita rappresenta uno dei momenti più bui della nazionale: l’Italia non si qualifica per i Mondiali 2018 in Brasile - qualcosa di impensabile e inimmaginabile per chiunque sia nato dopo il 1958. Spostiamoci all'estate 2021 e al trinfo europeo soli tre anni l'Italia si è dimostrata la migliore squadra in Europa, ripartendo da zero, Ma cosa è cambiato? Tre fattori chiave: un nuovo commissario tecnico, la fiducia nei giovani ed il rinvio del torneo.
Mancini vs Ventura
A novembre 2017, tutti i giocatori che indossavano la maglia azzurra si buttano a terra con le lacrime agli occhi, e con loro anche i tifosi. Una squadra italiana dovrebbe qualificarsi sempre per il mondiale, non c'è scusa che tenga. Per questo, non è sorprendente che pochi giorni dopo quella notte dolorosa, Gian Piero Ventura, CT della nazionale, viene esonerato immediatamente. La scelta di convocare nomi storici, come Buffon e De Rossi, non giova alla squadra, la quale risulta leggermente “invecchiata”. Ventura non ha saputo trovare le soluzioni giuste per la sua squadra: le tattiche, i giocatori convocati e la sua vocazione alla vittoria rovinano la dinamica di gioco e, con essa, tutto il team. Un cambiamento è necessario. Dopo un anno, la FIGC trova l'allenatore che si è rivelato il più adatto per ricoprire questo ruolo: Roberto Mancini, un uomo con molta esperienza. Questo cambiamento riporta di nuovo speranza e un senso di rinascita nel calcio italiano. Da ottobre 2018, fino all'ultima partita della coppa d’Europa, infatti, Mancini ha conquistato 34 vittorie consecutive. Questo notevole risultato è stato possibile grazie alla sua fiducia nei giovani. Da quando Mancini, nel 2018, ha accettato il ruolo di allenatore ha chiamato, in totale, 38 giocatori, tra cui alcuni agli esordi negli azzurri. Di questi, 12 erano inclusi nella convocazione per l’estate 2021. L'età media divenne di 23.8 anni, ridisegnando la squadra; anche se il gruppo era già composto da giocatori giovani.
Gli Azzurri: da imbarazzo nazionale a Campioni d’Europa