«La figura di Dante è una delle figure più conosciute nel mondo»: questa citazione del Ministro della Cultura Dario Franceschini racchiude l’importanza che un autore come Dante Alighieri ha ancora oggi in Italia, a 700 anni dalla morte. Dante è stato un poeta, scrittore e filosofo del XIII secolo, autore di opere come La Vita Nuova, Convivio e la famosa Divina Commedia. Durante la sua vita fu attivamente coinvolto nella politica della sua città natale, Firenze, e subì un esilio che lo incoraggiò a scrivere poesie provocatorie in risposta a situazioni politiche e culturali a lui contemporanee, che poi sarebbero state pubblicate nella Divina Commedia.
È evidente che la figura di Dante sia davvero importante per gli italiani, anche per i più giovani, perché simbolo di cultura nazionale e motivo di grande orgoglio. Questo può sembrare strano a un lettore britannico, perché qui il fascino delle figure letterarie non ha grande presa. Ad esempio, se considerassimo Shakespeare, sarebbe improbabile che una grande percentuale di giovani nel Regno Unito facesse riferimento all’autore come a una parte importante della cultura nazionale contemporanea, a meno che, naturalmente, non vi sia uno spiccato interesse per la Letteratura. Pertanto, la celebrazione di Dante in Italia può davvero insegnarci come onorare con orgoglio la cultura e le tradizioni nazionali.
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