Come è cambiata la percezione degli italiani nel Regno Unito nel corso degli anni ? Ci sono differenze tra il periodo pre e post-Brexit ?
Nel periodo pre-Brexit c ’ era molta incertezza : le persone non sapevano chiaramente cosa fare né cosa l ’ uscita dall ’ Unione Europea avrebbe significato per loro . Ora , invece , quella confusione e ansia si sono attenuate ; tutti sanno come comportarsi , tranne qualche raro caso tra le persone più anziane . È interessante osservare l ’ aumento delle richieste di cittadinanza italiana da parte di cittadini inglesi con genitori italiani , che trovano prudente avere un doppio passaporto italiano e inglese , soprattutto per viaggiare in Europa con maggiore facilità . Prima della Brexit , le domande per la cittadinanza italiana erano circa 1.000-1.500 all ’ anno , mentre ora ne contiamo circa ben 15.000 !
Come sono cambiati i flussi migratori di italiani in Inghilterra dopo la Brexit ? Ha notato un calo significativo dell ' immigrazione italiana ?
Il calo migratorio è stato significativo , e molti italiani stanno persino tornando in Italia . Prima , il rientro di una famiglia italiana era raro , ma ora sempre più persone fanno questa scelta . Trasferirsi in Inghilterra per lavorare è diventato molto complesso . Lo so per esperienza , poiché ho un ’ agenzia privata che supporta i flussi migratori : portare un professionista in Inghilterra oggi costa al datore di lavoro circa 6.500 sterline .
|
Un tempo , con un passaporto europeo , si poteva entrare e uscire senza problemi , cercando lavoro liberamente , ma ora gestire questi trasferimenti è diventato un incubo logistico . I costi e il carico burocratico sono tali che ormai si tende a portare solo personale altamente qualificato , dato l ' investimento richiesto . Il settore dell ’ hospitality è stato particolarmente colpito , poiché offriva lavoro a cuochi , camerieri e altro personale . In generale , i flussi migratori sono cambiati radicalmente .
Quali sono le principali difficoltà che gli italiani devono affrontare ora per trasferirsi in Inghilterra ?
La quantità di documentazione necessaria è notevole , sia per i cittadini italiani che desiderano trasferirsi nel Regno Unito , sia per i datori di lavoro che fungono da sponsor . Questi ultimi devono , infatti , fornire un alloggio e garantire un contratto di lavoro con un salario minimo molto più elevato rispetto a prima , parliamo di un minimo di circa 36.000 sterline annue . Queste nuove regole hanno un po ’ “ tagliato le gambe ” al settore dell ’ ospitalità , che in passato contava su una forte presenza italiana . Anche il settore degli import ne risente : importare beni dall ’ Italia è più complesso rispetto al passato , con maggiore burocrazia da gestire , anche se resta comunque possibile . Importare personale , però , è una sfida ben più difficile . Per gli studenti , invece , non ho riscontrato cali significativi : il visto studentesco funziona e viene utilizzato da molti . Un aspetto importante che vorrei ricordare a chi studia in Inghilterra per più di 12 mesi è la registrazione all ’ AIRE ( Anagrafe Italiani residenti all ’ estero ).
|
The Italian community in Bristol
is unique due to its
rich and longstanding
history
Cosa si sta facendo a livello istituzionale per supportare gli italiani già presenti in Inghilterra e quelli che desiderano trasferirsi in futuro ?
L ’ Inghilterra non facilita l ’ immigrazione e , purtroppo , il governo italiano può fare poco a riguardo : siamo tenuti a rispettare le loro leggi se desideriamo venire qui . Per gli studenti , le procedure e i visti sono abbastanza semplici , poiché chi si trasferisce per studiare ha un obiettivo preciso e sa che , al termine del percorso , dovrà rientrare . Per i lavoratori , invece , la situazione è molto diversa e presenta maggiori difficoltà .
|
Pensa che il Regno Unito e l ' Italia potrebbero rafforzare le loro relazioni bilaterali per agevolare la mobilità tra i due Paesi nonostante la Brexit , soprattutto nell ’ ambito accademico o dei soggiorni studio ?
Ci sono stati numerosi colloqui tra i due governi per raggiungere accordi bilaterali , soprattutto riguardo al settore dell ’ ospitalità . La Farnesina ha avuto molte conversazioni con l ’ Inghilterra , riconoscendo l ’ importante contributo degli italiani in questo ambito . Secondo delle voci di corridoio – niente di confermato ufficialmente – si sta lavorando per agevolare chi desidera lavorare in questo settore . Tuttavia , resta da vedere quali decisioni prenderà il nuovo governo inglese .
Source : Luigi Lino
Page 32
|